Quindici giovani provenienti da Villeurbanne, Lille e Saint-Ouen, fra i quali anche studenti e disoccupati, hanno denunciato insieme lo Stato francese e il ministero dell’Interno per “discriminazione”. Quest’azione civile collettiva, sostenuta dal Sindacato degli Avvocati di Francia (SAF) e dal collettivo “Stop le contrôle au faciès”, nasce dal fatto che queste persone sono state vittime di ripetuti controlli d’identità da parte delle forze dell’ordine sulla base del cosiddetto “profiling etnico”. Alcune delle persone coinvolte nell’azione raccontano che, pur essendo all’apparenza “bianchi”, vengono catalogati dalle forze dell’ordine come “delinquenti”, e sono, quindi, oggetto di approfondite perquisizioni e di pesanti insulti, oltre che di violenze fisiche a causa di questa sorta di “sospetto poliziesco”, che nasce in ragione del colore della loro pelle o del loro abbigliamento. Il rapper Axiom (pseudonimo di Hicham Kochman), giovane francese di origine marocchina, membro del collettivo Stop le Contrôle au Faciès, nonché portavoce del collettivo ACLefeu, direttore e fondatore dell’associazione NORSIDE, oltre che della Maison du Hip Hop, Centre Euro-régional des Cultures Urbaines, assicura che non si tratta di un’azione contro la polizia, ma di una richiesta esplicita affinché lo Stato francese elimini questo comportamento abituale che lede le libertà e i diritti fondamentali. Una realtà di fatto verificata già nel 2009 nel corso di uno studio condotto dal CNRS secondo il quale le persone “percepite” come “arabe” o “nere” avevano da 6 a 8 volte in più la possibilità di essere soggetti a controlli di identità da parte delle forze dell’ordine.
Il collettivo ha attivato un sito internet che raccoglie le testimonianze delle numerose vittime.
Info: http://stoplecontroleaufacies.fr/slcaf/