20-12-2017, Pompei(NA) - Campania
«Non possiamo permetterci di dare impiego ai profughi a danno dei cittadini, in un’area del Paese che registra il tasso di disoccupazione più alto d’Europa». Lo afferma Antonio Pepe, segretario aziendale del sindacato autonomo Unsa dei dipendenti degli Scavi archeologici di Pompei, dopo le notizie sull’iniziativa di impiegare i migranti che giungono in Italia negli Scavi di Pompei. Al contrario Pepe è del parere che, di questi tempi, assumerli (anche temporaneamente) come custodi o operai nel Parco archeologico vesuviano, rappresenta “un oltraggio” ai tanti disoccupati del territorio ed un affronto alla giustizia sociale oltre che un insulto ai giovani.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Pompei | NA | Campania | torresette.news | Violenze verbali | Propaganda razzista | Hate speech, discorsi d’odio, incitamento all’odio | |
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Perpetratori | Gruppi | Attori istituzionali |
Origini nazionali o etniche | Lavoro | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto | Giovane | Migranti e Richiedenti asilo | Società |