Mary Jacob, una giovane originaria dello Zimbawe e residente a Castel Volturno, vittima di un probabile infarto, giunge all'ospedale San Paolo di Fuorigrotta accompagnata da amici e parenti. È gravissima. Ha difficoltà respiratorie, dolore al torace e parametri vitali in declino. Parla male italiano, ma si fa capire. Urla, gesticola, piange. Mary era stata all'ospedale Santa Maria delle Grazie, a Pozzuoli, dove però le guardie giurate l'hanno subito mandata via negandole l'ingresso in pronto soccorso. È troppo tardi, la paziente non risponde alla terapia. Una manciata di secondi e il cuore si ferma. «È una cosa ignobile, se sarà confermata», dice un camice bianco, «e non è la prima volta che al Santa Maria delle Grazie si verificano episodi di intolleranza verso gli extracomunitari. Questo è razzismo». Aggiunge un altro rianimatore: «Vogliamo l'autopsia e un'inchiesta. Bisogna sapere come è morta questa poverina che aveva anche un figlio nel suo Paese. Con un infarto, se preso in tempo, oggi si hanno molte possibilità di salvarsi».