19-03-2018, Gualdo Tadino(PG) - Umbria
Sui campi di calcio dei campionati giovanili, durante il match di Allievi regionali A2 fra la squadra di casa del Gualdo Casacastalda e Collepieve, la partita viene sospesa dall’arbitro a poco più di 10 minuti dalla fine. Il direttore di gara attribuisce il cartellino rosso ad un giocatore di nero di origine ivoriana del Collepieve, reo di un brutto fallo. Allora, dagli spalti, piovono pesanti insulti razzisti proprio ai danni del giovane appena espulso. La situazione degenera, fino alla decisione del mister del Collepieve, Marta Gelosia, di radunare i suoi ragazzi e ritirarsi negli spogliatoi anzitempo. L’allenatrice dichiara di aver compiuto questo gesto dopo aver udito chiari insulti razzisti (con riferimenti a “forni crematori” e altri anche peggiori), continuati anche dopo l’ingresso dei suoi negli spogliatoi, con la conseguente minaccia del Collepieve di ritirare la squadra dal campionato e la richiesta di intervento del presidente della Figc. Si attendono le decisioni del giudice sportivo.
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