16-09-2020, Roma(RM) - Lazio
Amal (nome di fantasia, ndr), un'adolescente di 13 anni del Collatino, è da tempo oggetto di insulti e molestie razziste da parte di alcuni compagni di scuola per via delle sue origini straniere. Amal cammina a piedi nel quartiere: sta andando alla festa di compleanno di un'amica, in un locale. Una ragazza, che era diventata il suo incubo a scuola, la vede e inizia ad insultarla, insieme ad altri due ragazzi: "Araba di m... torna al tuo Paese". Poi le assesta un schiaffo, e Amal cade a terra e lei la colpisce ancora al viso, mentre un componente della comitiva riprende la scena col cellulare. Amal si rialza dolorante, raggiunge il locale e consegna il regalo alla festeggiata. Ma il viso è livido e l'animo è ferito. I genitori quando la vanno a prendere la trovano in lacrime, con i vestiti strappati. Le chiedono cosa sia accaduto. Amal prova a glissare. Poi vede la ragazza che l'ha aggredita e la indica ai genitori. Loro chiedono spiegazioni alla madre di lei, ma la donna replica in una maniera che spiega tutto: "Guarda che lo faccio anche a te". Poi prende un bicchiere e lo scaglia contro la madre di Amal, senza colpirla. Scatta la chiamata al numero unico di emergenza, poi le cure al pronto soccorso. Successivamente la denuncia.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
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Violenze contro la persona | Origini nazionali o etniche | Scuola | |||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
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