16-01-2019, Roma(RM) - Lazio
Nella Torre 3 delle case popolari a largo Ferruccio Mengaroni, a Tor Bella Monaca, due condomini italiani (una coppia) perseguitano per circa 2 anni i vicini di casa, mettendo in atto pratiche intimidatorie, nonché razziste, per cercare di cacciarli ad ogni costo, soltanto perché “stranieri”, ma pur entrati in possesso della casa popolare nel pieno rispetto dei requisiti previsti dalla legge. La convivenza si era rivelata difficile sin dal primo giorno di arrivo della famiglia, nell’agosto del 2013. Gli insulti e le vessazioni si sono ripetute nel tempo e con audace costanza, una quotidianità fatta di insulti verbali e minacce e di cartelli affissi nelle scale. Sino alla denuncia. Per il pm, si è trattato in modo inequivocabile di espressioni dal tenore razzista. Adesso i due condomini sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di atti persecutori (ovvero stalking) aggravati dall’odio “razziale”. Ad appesantire le contestazioni del pm, c’è anche l’aggravante di aver perseguitato il capofamiglia invalido al 100%. Nel dicembre 2020, il giudice condanna la coppia a un anno e mezzo di carcere per stalking “aggravato dall’odio razziale”. Entrambi sono ritenuti responsabili di aver perseguitato i vicini con offese, minacce e percosse, nei confronti del capofamiglia.
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