12-12-2019, Bologna(BO) - Emilia-Romagna
«Non vedi che sto parlando al telefono n*gro di merda?!». E’ quello che un capoturno ha urlato a M., facchino di origine straniera che lavora in un grande magazzino dell’Interporto. Alle lamentele di M., i capi del magazzino e dell’agenzia interinale che gli ha dato il lavoro, cercano di prendere tempo, pensando evidentemente che alla lunga M. avrebbe ceduto e il caso si sarebbe sgonfiato da sé. M., però, di fronte all’attendismo dei capi, si rivolge a un attivista del Coordinamento migranti e delegato sindacale del Si Cobas, e tutti i facchini (in larga maggioranza migranti) hanno incrociato le braccia costringendo il magazzino a fermarsi. Dopo la protesta del Si Cobas, l’azienda è stata costretta a sospendere per 10 giorni il capoturno razzista.
Comune | Provincia | Regione | Fonte | Atti | Violenze verbali | Propaganda | Manifestazioni Razziste |
Bologna | BO | Emilia-Romagna | Coordinamento Migranti Bologna | Violenze verbali | Offese, minacce e molestie razziste | ||
Violenze fisiche | Danni proprietà | Discriminazioni istituzionali | Moventi | Ambiti | Perpetratori | Gruppi | Attori istituzionali |
Tratti somatici | Lavoro | ||||||
Attori amministrativi | Partiti | Età attori | Età vittime | Genere vittima | Gruppo Bersaglio | Nazionalità | Area |
Adulto | Adulto | Migranti e Richiedenti asilo | Società |