Bass, originario del Senegal, e la sua compagna Arianna, decidono di sottoscrivere un abbonamento estivo con un bagno di Marina centro, con un versamento iniziale di 250 euro e la promessa di saldare il resto della quota (150) entro fine stagione. Mentre Bass si trova in spiaggia per trascorrere la giornata con suo figlio di due anni, accade un episodio increscioso, che i coniugi decidono di raccontare pubblicamente con il supporto di Casa Madiba network. «Ero arrivato come sempre in compagnia di mio figlio, quando un figlio del titolare è venuto da me a chiedermi in malo modo il saldo della quota per poter chiudere i conti al 13 settembre, oltre che di andarmene, assieme ai documenti», racconta Bass. «Ho risposto che l’abbonamento era stato fatto da mia moglie, nel mentre sono andati a chiudermi l’ombrellone e non volevano più ridarmi il cellulare, che avevo lasciato in carica al front office». Bass riesce a contattare la moglie con un altro telefono, la quale si precipita al bagno esortando l’intervento di una pattuglia dei carabinieri. Nel frattempo un altro aggressore va a spegnere una sigaretta sulla spalla di Bass. All’arrivo delle forze dell’ordine, «i gestori sono andati a riaprirci l’ombrellone e avevano lanciato il mio zaino oltre la proprietà, come a fingere che non me l’avessero sottratto». La vicenda si conclude con una querela per diffamazione a sfondo razzista presentata a fine ottobre 2020, sostenuta dalla testimonianza di due conoscenti che hanno assistito alla scena e dal supporto operativo del collettivo riminese.