CasaPound raccoglie la protesta dei residenti di San Faustino: "sporcizia, disordini, paura, affollamento, tensioni". Si legge in una nota: "Sono anni che i residenti denunciano esasperati la presenza di queste comunità poco informate sull'educazione civica e l'ordine pubblico, concetti considerati fino a qualche tempo fa patrimonio acquisito nelle nostre città urbane, anche se non sempre rispettati. Ma ora nulla è più scontato. E anche quello che ci sembrava ormai una conquista fatta, oggi potrebbe ritornare in discussione grazie all'arretramento culturale prodotto da un'integrazione sociale senza regole, dove il più forte, il più violento e il più maleducato si afferma e domina nel vuoto creato dalla latitanza delle istituzioni che invece dovrebbero veicolare e, qualora necessario, imporre i valori fondanti della civile e dignitosa convivenza. "Sono mesi che riceviamo lamentale pubbliche da parte dei residenti e dei commercianti", dice il portavoce di CasaPound, Ervin Di Maulo, "così abbiamo deciso di muoverci. Queste sono battaglie che abbiamo sempre portato avanti come movimento politico. Dieci anni fa avevamo lanciato l'allarme, guadagnandoci l'appellativo di razzisti, ma quello che dicevamo, ora si sta avverando. Io non mi sento razzista – spiega – mi sento di scendere in campo innanzitutto per tutelare gli italiani che sono scavalcati dagli stranieri anche nella fruizione di importanti servizi come quelli sociali: asili nido, case popolari. E' un disastro completo", conclude Di Maulo, "ci sono indiani, dominicani, rumeni, e altri provenienti dal Bangladesh. Sembra che i più irrequieti siano i rumeni".