02-06-2015, Roma(RM) - Lazio
In zona Boccea, davanti alla metro Battistini (luogo in cui un’auto guidata da un giovane rom ha travolto nove persone, uccidendone una) si tiene un sit-in di comitati di quartiere guidato da CasaPound, che protesta per chiedere al Campidoglio la «chiusura dei campi rom». Campeggia lo striscione: “Alcuni italiani non si arrendono“. ”La situazione nel quartiere – si legge in una nota di CasaPound- è da tempo insostenibile. Casapound lo evidenzia da mesi. È arrivato il momento di promuovere una mobilitazione politica affinché questi centri di illegalità e degrado vengano chiusi”. “Siamo qui a difendere il nostro popolo come abbiamo sempre fatto” spiega Simone Di Stefano, esponente di spicco di Cpi. “Non siamo razzisti, noi guardiamo la realtà. Bisogna aiutare prima gli italiani e poi forse gli altri. I rom stranieri vanno espulsi, quelli italiani educati. Non c’è bisogno di un fatto eclatante e si vede cosa fanno i rom. Questa giunta di sinistra non fa altro che proteggerli. Qui ci vogliono le ruspe, i campi vanno chiusi”.
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