Un 32enne originario del Gambia, residente da molti anni a Milano, viene insultato e picchiato, in pieno giorno, in un cantiere di via Casale. La vittima, Rober L., e un suo amico, si recano sul posto per pochi minuti: il tempo di scaricare del materiale in un alloggio, chiedendo prima il permesso per poter sostare all'interno dell'area. Mentre l'amico della vittima si allontana, Rober, rimasto da solo, viene avvicinato da quattro muratori. Partono immediatamente gli insulti a sfondo razzista, con frasi tipo "Torna al tuo paese". Poi, però, dalle parole si passa ai fatti: i quattro lo aggrediscono con spintoni, calci e pugni. L'amico dell'uomo, da lontano, si precipita in soccorso, avvertendo nel frattempo 118 e polizia. Rober L. è seduto sul marciapiede con il volto gonfio e sanguinante. Il personale medico, dopo averlo medicato, lo dimette con una prognosi di 10 giorni. Gli agenti, invece, anche sulla base della testimonianza dell'amico, individuano i nomi degli aggressori.