Il 9 giugno, nella tarda mattinata, Sonny Oulmati, ballerino professionista, inviato della trasmissione Nemo su RaiDue, ma soprattutto uno dei “volti” più noti del movimento degli Italiani senza cittadinanza (che si batte per la riforma della legge sulla cittadinanza), ha denunciato su Facebook, un’intimidazione xenofoba: la scritta «Sonny merdeee» e accanto una svastica sulla vetrata del portone di casa.
“Ieri mattina sono sceso per fare delle commissioni ed al mio rientro a casa ho trovato questa scritta, sulla vetrata del mio portone. Ciò che fa più schifo (oltre allo stile da 3a elementare ed alla totale mancanza di tecnica dell’autore) è la riesumazione di un simbolo come la SVASTICA, per dare “un senso ideologico” e politico ad un messaggio che di per sé non vuol dire niente (le teorie discriminatorie mancano sempre di basi logiche). Inoltre è da notare l’uso sintatticamente errato e plurale della parola “Mer*a” per sottolineare che l’insulto non è rivolto solo a me, ma a “quelli come me” (e che, probabilmente, a chi lo ha scritto è morta la maestra di italiano alle elementari)”.
Ironico ma al tempo stesso lucido nella sua analisi, Sonny usa ancora una volta (come è spesso avvenuto negli ultimi tempi) il canale dei social per denunciare un attacco razzista. Lui si dice “abituato” a questo tipo di attacchi (anche se l’assuefazione a questo tipo di cose fa altrettanto male), ma per la prima volta l’offesa ha violato il suo spazio privato. Ed è probabilmente questa la molla che fa scattare la “rabbia” positiva di Sonny “sfogata” attraverso una campagna di condivisione virale, seguita dall’hashtag #IoNONabbassoLaTesta: “Forse pensavano di mettermi paura. Questo loro gesto mi dà solo forza. La forza di continuare questa mia battaglia contro ogni discriminazione. PERCHE’ IO NON HO PAURA DEI RAZZISTI. E nessuno deve averne. MAI PIU’. #BellaPeVoi”.
Ed ha ragione. Non possiamo non condividere il suo pensiero. Razzismo e discriminazioni non devono farci paura, ma spingerci a reagire. Sonny ha 31 anni ed è nato a Roma da genitori nigeriani. Sonny è un ballerino professionista e studia al quinto anno di medicina. Sonny è, di fatto, un italiano senza cittadinanza.
Come lui, e vale sempre la pena ricordarlo (con buona pace dei partiti che hanno affossato la riforma della legge sulla cittadinanza), in Italia ci sono oltre 800mila bambini e ragazzi, “italiani senza cittadinanza”: nati qui, o giunti in Italia da piccoli, studiano o hanno studiato in Italia, molti hanno completato gli studi, tanti si sono laureati, e continuano a non essere “ritenuti” cittadini italiani.
Sonny è l’ennesimo bersaglio della campagna di violenza razzista che sta attraversando il nostro paese.
Anche noi, con lui, non abbasseremo mai la testa!