A distanza di due mesi, la scuola Emilio Radice in via Paravia a Milano torna a far parlare di sé. Noi avevamo auspicato un possibile smantellamento del “tetto” del 30% come unica soluzione ragionevole al problema (http://sostieni.cronachediordinariorazzismo.org/2012/05/un-tetto-da-smantellare/). Ed oggi giunge la buona notizia: il provveditorato agli studi ha autorizzato la scuola ‘Emilio Radice’ – 97 iscritti di 23 nazionalità diverse – a formare la prima classe con 18 iscritti, dei quali 16 saranno figli di immigrati (Ndr: 14 di loro sono nati e cresciuti a Milano). Il provveditore Giuseppe Petralia ha comunicato la notizia al vicesindaco di Milano che da tempo aveva sollecitato questa scelta. Scelta che giunge inaspettata tenendo conto che il tribunale civile non aveva accolto il ricorso per discriminazione presentato da alcune famiglie, che l’anno scorso avevano dovuto iscrivere i propri bambini in altre scuole del quartiere San Siro, molto lontane da via Paravia. Il provveditore ha deciso di concedere una “sperimentazione” per un anno, puntando su una “didattica innovativa che valorizzi le risorse”.