«Nuovi mandati d’arresto» contro esponenti libici, coinvolti anche nel traffico di esseri umani. Li sta per trasmettere la Corte penale dell’Aja, ormai agli ultimi passi di una maxi-inchiesta che per la prima volta porterà davanti alla giustizia internazionale alcuni boss vicini a milizie e autorità. La montagna di prove raccolte conferma le violenze sia nei «nei centri di detenzione ufficiali che in quelli non ufficiali». Un atto d’accusa che avrà pesanti ripercussioni su Tripoli e su quei governi che foraggiano l’intero sistema, nel quale si intrecciano interessi politici e criminali. Un nuovo articolo di Nello Scavo su Avvenire.