Confermata da parte della sesta sezione penale della Corte di Cassazione la condanna di un cinquantenne toscano che nell’aprile 2005, durante una “pubblica riunione”, aveva fatto il saluto romano pronunciando slogan “inneggianti al razzismo e al fascismo”. L’uomo aveva fatto ricorso contro la Corte di Appello di Firenze contestando le prove addotte a sostegno del suo riconoscimento. La Cassazione, con sentenza n. 35549, ha rigettato il ricorso rilevando che a supporto del giudizio di secondo grado ricorre anche la pregressa partecipazione dell’imputato, noto da tempo alle forze di polizia, a manifestazioni simili.