Un’altra vittoria contro le discriminazioni in Italia. Ieri, 16 gennaio 2017, la Corte d’Appello di Torino ha confermato che il diniego di iscrizione della testata ‘Prospettive Altre’, fondata da Ansi (Associazione Nazionale Stampa Interculturale) e dall’ong Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti), è discriminatorio. Il rifiuto era stato motivato con il fatto che la giornalista Doménica Canchano Warthon, figlia di genitori peruviani, cresciuta a Genova e iscritta all’Ordine della Liguria, non avrebbe potuto ricoprire il ruolo di direttrice della testata, proprio a causa della cittadinanza – all’epoca del diniego, la giornalista era cittadina peruviana. Una decisione del Tribunale di Torino e del Ministero di Giustizia, contro cui Ansi e Asgi (Associazione Studi giuridici immigrazione)avevano presentato ricorso.
Ieri, finalmente, la Corte d’Appello di Torino ha confermato il carattere discriminatorio alla base del diniego, e ha dunque dato il via libera alla registrazione della testata “Prospettive altre“.
Felici di condividere una buona notizia e solidali con Ansi e Cospe, segnaliamo il comunicato di Ansi.
– – – – – – – – – – – – – – – –
Ieri, 16 gennaio 2017 la Corte d’Appello di Torino ha confermato che il diniego di iscrizione della testata Prospettive Altre, fondata da Ansi e dall’ong Cospe (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti) con direttrice responsabile di testata Domenica Canchano, all’epoca cittadina peruviana cresciuta a Genova e iscritta all’Ordine della Liguria è discriminatorio.
Ordina quindi al Presidente del Tribunale di Torino di provvedere a registrare il periodico telematico “Prospettive altre” con direttore responsabile Domenica Antonia Canchano Warthon nel registro dei giornali e dei periodici preso il Tribunale di Torino.
Nel giugno 2014 la giornalista non aveva potuto assumere l’incarico di direttrice responsabile, non per dubbi sulla sua professionalità ma perché il Tribunale di Torino aveva considerato fondamentale il requisito della cittadinanza italiana, segnalato nella legge sulla Stampa, n°47 dell’8 febbraio 1948.
L’appello è stato presentato dagli avvocati dell’ASGI, Avv. Alberto Guariso del Foro di Milano e Avv. Alessandro Maiorca del Foro di Torino.
Viorica Nechifor, presidente ANSI ha dichiarato a caldo: “Finalmente, abbiamo vinto. E’ stata una battaglia di civiltà e questa è una vittoria molto importante, che entrerà nella storia del riconoscimento dei diritti dei cittadini di origine straniera nel nostro paese”.
Clicca qui per scaricare la sentenza n.86/2017.