Il Progetto “Long Life Welfare“, avviato nel Meridione da Anolf Nazionale e Anolf Territoriali (Basilicata, Calabria, Napoli per la Campania, Foggia per la Puglia, Sardegna e Sicilia), con il supporto di Anteas e Idos e il contributo della Fondazione con il Sud, è una sfida relativa a un target ancora poco tutelato e preso in considerazione: gli immigrati in invecchiamento che sono tra i più svantaggiati in un paese, il nostro, in cui il sistema di welfare è diventato particolarmente complesso. Una “classe” di persone con fragilità destinate a crescere numericamente e su cui ancora non si conosce molto. Una popolazione che spesso ha problemi ad interagire con le istituzioni a cause di barriere linguistiche, culturali e d’istruzione e che ha difficoltà ad essere tutelata. Si pensi alle donne immigrate, collaboratrici domestiche, spesso operanti in nero, che avranno difficoltà ad avere una pensione. Per la sua originalità, il progetto si configura come pilota ed intende rafforzare la rete nazionale di volontariato presente in maniera capillare nelle regioni selezionate. L’intenzione è quella di stabilire e consolidare collegamenti orizzontali e creare modalità di co-working in grado di proseguire, anche dopo il termine del progetto, che avrà la durata di due anni. E l’importanza della portata in gioco di questo progetto è stata ben compresa dalle 500 persone che si sono iscritte al percorso formativo, grazie a una piattaforma on line di Formazione a Distanza (FAD), provenienti dai più diversi ambiti: associazioni di italiani e di immigrati, ong, volontari, iscritti al sindacato, studenti, pensionati. Tali attività di formazione consentiranno loro di essere ripetitori e facilitatori delle conoscenze previdenziali, incrementando così la loro vicinanza con tutti gli utenti. Questi volontari avranno il supporto della piattaforma del progetto (gratuita e on-line) e la disponibilità di formatori che hanno predisposto per loro video, schede, power point e resteranno a loro disposizione attraverso e-mail, telefonate e sms.
Il mese di marzo è dedicato ai convegni regionali che daranno l’avvio alla piena entrata in vigore delle attività progettuali con la partecipazione aperta ai singoli interessati, ai rappresentanti del mondo associativo e, naturalmente, a quelli degli Enti locali e degli Enti previdenziali. I giornalisti avranno a disposizione anche una scheda sull’immigrazione in regione e sul suo impatto a livello previdenziale, e per tutti è stata predisposta una cartella con la documentazione progettuale.
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