Il 25 giugno Carta di Roma ha festeggiato i 10 anni di attività (noi ne abbiamo parlato qui). L’ha fatto ripartendo dalla base, dalla parola, cercando di restituirle un significato originario. Sono state elencate e commentate una dietro l’altra “sbarco”, “odio”, “clandestino”, in tutto dieci parole. Le foto di Roberto Salomone e le vignette di Mauro Biani hanno consentito un ulteriore livello di lettura, iconografico stavolta, in un accostamento, o per similitudine o per contrasto, che consentisse di cogliere il peso di quella parola nella sua totalità. Qui di seguito l’appello che Carta di Roma, anche grazie alla discussione tenutasi proprio il 25 giugno, ha rivolto al mondo della comunicazione contro il linguaggio d’odio e per un giornalismo accurato.
Appello ai Direttori di giornali e telegiornali, alle redazioni, ai professionisti della comunicazione
Facciamo appello ai Direttori di giornali e telegiornali e a tutti i giornalisti, affinché si attengano al rispetto delle regole della Carta di Roma, considerato che ci troviamo in una fase in cui le notizie sulle migrazioni hanno un grande spazio nel panorama informativo e orientano l’agenda dei media.
Il nostro è un appello al senso di responsabilità ed alla deontologia di tutti i professionisti dell’informazione affinché venga utilizzato un linguaggio corretto, affinché le notizie vengano sempre verificate prima di essere pubblicate per evitare il diffondersi di una percezione distorta del fenomeno migratorio ed un crescendo di tensione sociale basato su informazioni imprecise, su notizie errate e non verificate.
Il nostro appello serve ad evitare la diffusione di un linguaggio di odio. Nel caso venga pronunciato da un politico, l’invito ai direttori è quello di non riprendere le parole di odio nei titoli, negli attacchi e nei lanci dei pezzi e di cercare sempre di fare una verifica di quanto viene scritto.
Studi recenti, ultimo quello dell’Eurispes, ci rivelano che la percezione che hanno gli italiani del fenomeno migratorio è lontana dalla realtà: solo un terzo dei cittadini sa che l’incidenza degli stranieri sulla popolazione è dell’8%, mentre la maggioranza degli italiani sovrastima fino al triplo del numero reale tale incidenza. Il problema è che tale percezione distorta si traduce facilmente in paura, sentimento che è alla base dell’aumento esponenziale delle violenze a sfondo razzista a cui stiamo assistendo in questi ultimi mesi.
Per questo siamo convinti che sia importante chiedere alle redazioni di prestare una continua attenzione al racconto che viene fatto delle migrazioni con una verifica costante di notizie e fonti.
L’Associazione Carta di Roma e tutte le associazioni che rappresenta, sono naturalmente a disposizione per qualunque supporto o consulenza fosse necessaria.
Associazione Carta di Roma
Valerio Cataldi
Pietro Suber
Paola Barretta
Piera F. Mastantuono
Sabika Shah Povia
Aderiscono
Carlo Verna
Beppe Giulietti
Raffaele Lorusso
Carlotta Sami (UNHCR)
Laura Boldrini
Vittorio Di Trapani (Usigrai)
Gabriele Muccino
Sandro Ruotolo
Padre Camillo Ripamonti (Centro Astalli)
Alessandra Ballerini
Don Luigi Ciotti
Giusi Nicolini
Ilaria Cucchi
Claudia Lodesani (Msf)
Vauro
Fabio Anselmo
Daniela Morozzi
Paolo Borrometi (Articolo21)
Susanna Marietti (Antigone)
Lucio Brunelli Dir tg TV2000
Patrizio Gonnella (Cild)
Giovanni Maria Bellu
Flavio di Giacomo (Oim)
Yvan Sagnet
Carlo Stasolla (Ass. 21 Luglio)
Anna Meli (Cospe)
Elisa Marincola (Articolo21)
Gian Mario Gillio (Fcei)
Grazia Naletto (Lunaria)
Filippo Miraglia (ARCI)
Eleonora Camilli (Red. sociale)
Valentina Loiero
Asgi
Raffaello Zordan (Cestim)
Marco Carniani (il Pettirosso)
Maurizio Marceca (SIMM)
Antonio Russo (ACLI)
Riccardo Noury (Amnesty)
Guglielmo Micucci (Amref)
Ass. Amici di Roberto Morrione
Gaetano Savatteri
Sydney Sibilia
Fondazione Mondinsieme
CoNNGI
Francesca Caferri
Gaetano Savatteri
ZeroCalcare
Ass. QuestaèRoma
Ejaz Ahmed
Federico Faloppa