E’ stata condannata a due anni e sei mesi, con l’accusa di persecuzione aggravata da razzismo, la donna di 51 anni, per cui il Tribunale di Torino aveva già disposto, lo scorso novembre, l’ordine di allontanamento dalla dimora.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dal 2008 la donna vessava i vicini, una famiglia di origine marocchina, fino a costringerli addirittura a lasciare la propria casa di proprietà (ne abbiamo parlato qui). La donna batteva i pugni sul muro, urlando insulti (“Bastardi marocchini, sporchi, andate via!”), spruzzava del profumo o bruciava bastoncini di incenso sul ballatoio, rispondendo alle proteste della coppia con un “Puzzate”). Se la prendeva anche con il figlio maggiore -5 anni- della coppia, contro cui aizzava il cane o mimava il gesto del taglio della gola.
Lo scorso 12 marzo è arrivata la condanna, con il rinnovo del divieto di dimora. Secondo il gip, infatti, “potrebbe perpetrare lo stesso reato verso altre persone”.