L’atto intimidatorio e razzista nei confronti del centro accoglienza di Appiano di qualche notte fa, è solo l’ultimo di una serie di episodi a sfondo razzista verificatisi in Trentino. Nei mesi scorsi, ci sono state espressioni di intimidazione nei confronti di strutture che ospitano altri richiedenti asilo. Le prime a Lavarone, poi Soraga, San Lorenzo Dorsino e a Fiera di Primiero. Il centro di accoglienza di Appiano, dove alloggiano 38 richiedenti asilo, esiste da circa due anni ed è curato dall’associazione Volontarius, su incarico della Provincia autonoma. I giovani migranti alloggiati nella struttura sono stati svegliati dalla fortissima esplosione causata da una bomba-carta. Sempre nei pressi della struttura, è stata ritrovata una tavoletta con la scritta in inglese “Refugees not welcome” e sopra disegnate una svastica ed una croce celtica. Qui di seguito, un comunicato stampa di Antenne Migranti sulla vicenda.
Antenne Migranti esprime la propria condanna e preoccupazione per il gravissimo episodio di intimidazione avvenuto a danno degli ospiti e degli operatori del centro di accoglienza “Ex Mercanti” di Appiano. Nella notte tra sabato 19 e domenica 20 Maggio è stata fatta esplodere una bomba carta al cancello di ingresso e lasciata una tavola di legno con inscritti il simbolo della svastica nazista, della croce celtica e parole di odio rivolte contro i richiedenti asilo.
Questo episodio riflette l’aggravarsi del clima di tensione e conflitto sociale sempre più diffuso nel paese, favorito dalle posizioni politiche apertamente razziste e generatrici di allarmismo, che diffondono di conseguenza informazioni false e tendenziose dando vita a narrazioni che si fondano sui concetti di prepotenza e violenza.
Un fatto che ha sconvolto gli ospiti ma anche gli operatori; un caso che richiede una riflessione su come garantire maggiore sicurezza ai richiedenti asilo accolti e all’equipe di lavoro, specialmente nei turni notturni. Una vicenda di matrice xenofoba che ci deve fare interrogare profondamente su “dove stiamo andando”, su quale società stiamo costruendo ed in quale vogliamo vivere.
Invitiamo tutte le istituzioni ad una presa di posizione che condanni fermamente l’accaduto, e la politica ad interrogarsi su come agire di fronte a questi atti. Pensiamo inoltre, sia importante che gli stessi abitanti di Appiano partecipino alla discussione dell’accaduto e prendano posizione contro questo atto violento e vigliacco.
Chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale di indire un’assemblea pubblica che coinvolga cittadini, ospiti del centro ed operatori per discutere, riflettere e condannare la violenza avvenuta, e contrastare la crescita di questi atti xenofobi con modalità di cittadinanza attiva, partecipata e solidale.
Antenne Migranti – Monitoraggio lungo la rotta del Brennero