È stato fermato questa mattina a L’Aquila il presunto assassino del cittadino sudanese ucciso ieri a colpi di pistola in via Lemonia, nel parco degli Acquedotti, a Roma.
Secondo gli agenti della squadra mobile di Roma l’uomo fermato, 42 anni, sarebbe l’ex datore di lavoro del 30enne sudanese. Dalle prime indagini il delitto sembrerebbe riconducibile proprio a problemi lavorativi tra i due.
Questi i fatti: ieri il cittadino sudanese aspettava l’ex datore di lavoro, seduto su una panchina. Dopo poco, sarebbe arrivato l’uomo, accompagnato dal figlio 17enne. Ci sarebbe stato un piccolo diverbio, e il 42enne avrebbe sparato 3 colpi di arma da fuoco, uccidendo il 30enne. Dopodichè, l’assassino sarebbe scappato a bordo di un’automobile, con il figlio e, forse, una terza persona.
La polizia, avvertita dalle telefonate dei testimoni che hanno assistito al delitto, e che hanno riferito anche il numero di targa dell’auto, avrebbero trovato nelle tasche della vittima il certificato per la domanda di sanatoria conclusasi da poco.
A quanto emerge dai contatti sul cellulare del giovane sudanese, le discussioni con l’ex datore di lavoro potrebbero essere iniziate già per telefono.