Una modifica legislativa in materia di cittadinanza: è questa la proposta del disegno di legge presentato dai senatori del gruppo Grandi Autonomie e Libertà.
La proposta riguarderebbe l’art. 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, relativo alle possibilità di ottenere la cittadinanza italiana. Il provvedimento consentirebbe di presentare la domanda di cittadinanza a 16 anni, mentre attualmente si deve aspettare il raggiungimento della maggiore età. Un cambiamento utile anche in funzione di possibili “benefici in relazione allo svolgimento di attività lavorative in Italia, ad esempio per partecipare a concorsi pubblici”, spiegano i promotori. Se invece l’interessato inoltra domanda a 18 anni, deve risiedere legalmente da almeno cinque anni nel territorio della Repubblica, contrariamente alla legge odierna, che obbliga l’interessato a una residenza continuativa dalla nascita.
La nuova proposta intende inoltre ridurre anche i tempi di riconoscimento, passando dagli attuali 780 giorni ad un massimo di 60 giorni, termine in cui la domanda verrebbe accettata automaticamente d’ufficio.