Si chiama “Cinema senza frontiere” e si terrà dal 17 al 22 ottobre presso il teatrino della scuola Di Donato a Roma. La scuola diventerà una sala cinematografica, ospitando una rassegna sui temi dell’accoglienza e della contaminazione culturale. A piazza Vittorio si accenderanno sei notti di cinema e incontri, nell’ambito di un progetto che nasce nella Festa del cinema di Roma con l’obiettivo di creare un legame più forte tra la e l’intera città, coinvolgendo anche il pubblico dal centro alla periferia, oltre a quello che partecipa alle iniziative all’Auditorium Parco della Musica. Organizzato, oltre che da Festa del cinema e dal Mibact / Progetto MigrArti, “Cinema senza frontiere” non potrebbe esistere senza la scuola Di Donato e l’associazione genitori e Apollo 11 perché è proprio la palestra della scuola che si trasformerà in una sala da duecento posti in cui ogni sera alle 21 saranno proiettati sei film che raccontano, con linguaggi e sensibilità diverse, la condizione dei migranti, le difficoltà e i sogni di chi lascia la propria terra, la scommessa dell’integrazione. Il programma della rassegna prevede: Il ribelle dell’Anatolia di Elia Kazan (1963), My beautiful laundrette di Stephen Frears (1985), La sposa turca di Fatih Akin (2004), L’orchestra di Piazza Vittorio di Agostino Ferrente (2006), La mia classe di Daniele Gaglianone (2014), Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi (2012). Saranno inoltre proiettati i cortometraggi vincitori del progetto MigrArti, promosso dal Mibact.