Cambiano i tempi di trattenimento nei Centri di Identificazione ed Espulsione: ieri la Camera dei deputati ha approvato la norma contenuta nella Legge Europea 2013 bis relativa al periodo massimo di trattenimento dei cittadini stranieri all’interno dei CIE, accogliendo così l’emendamento – già approvato il 17 settembre scorso dal Senato – presentato dai senatori Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice (ne abbiamo parlato qui). Se fino a ieri una persona poteva essere reclusa fino a 18 mesi, ora il tempo massimo di trattenimento sarà di 90 giorni.
“La riduzione di quel termine potrebbe riportare i CIE a quella che dovrebbe essere la sola funzione: luogo di transito in vista dell’identificazione e dell’eventuale rimpatrio, evitando lunghe detenzioni immotivate di chi non ha commesso reati ma si trova solo in uno stato di irregolarità amministrativa. E che, in ragione di queste irregolarità, subisce nei Cie trattamenti spesso inumani e continua mortificazione della sua dignità”, scrivono i senatori in un comunicato.
I Cie versano in condizioni indegne, sono inefficienti, costosi, e al loro interno sono quotidiane le violazioni dei diritti umani ai danni dei reclusi: lo denunciano da tempo ong, associazioni nazionali e internazionali e anche alcuni parlamentari (solo per alcuni esempi, si veda qui- Costi Disumani- e qui-Arcipelago Cie) . Per questo è necessaria e urgente la loro definitiva chiusura.
Nel frattempo, ci uniamo alla soddisfazione espressa dai senatori per questo importante obiettivo raggiunto.