Un finto sigillo con nastro rosso e bianco a chiudere i cancelli, e alcuni volantini a firma Lotta studentesca: “Stop ai rom. Prima gli studenti cagliaritani”, “Scuola gratis? Diventa rom”. Questo è quanto rinvenuto lunedì mattina in tre scuole di Cagliari – gli istituti Manno, Cima e Pierluigi da Palestrina.
Un’azione che Lotta Studentesca – gruppo giovanile del movimento neofascista Forza Nuova – ha rivendicato direttamente sul social network Facebook, con tanto di pubblicazione dei volantini e di una nota. “Per Lotta Studentesca questa iniziativa sostenuta dall’amministrazione Zedda è una vergogna: gli studenti e le famiglie cagliaritane sono ancora in attesa dei rimborsi scolastici del 2011”.
I membri del gruppo di estrema destra si riferiscono al progetto finanziato dall’Unione Europea, che prevede lo stanziamento di 20mila euro per l’avvio di un programma di corsi per il conseguimento della licenza media destinato ai rom, inserito nei progetti di inserimento sociale.
“Ora si viene a sapere della disponibilità di queste risorse, ma al posto di essere subito assegnate alle famiglie cagliaritane aventi diritto, il Comune le usa per finanziare un progetto a tutela di una minoranza. Quella dei rom appunto”, si legge nella nota di Forza Nuova. Poco importa se questi fondi sono destinati proprio ai progetti di “integrazione”, seguiti dopo lo sgombero del campo rom presente nella periferia della città.
Secondo il movimento di estrema destra, “in questo periodo di forte crisi economica” questo stanziamento sarebbe “irresponsabile, perché crea forti tensioni sociali e perché non considera una priorità salvaguardare il diritto allo studio dei propri ragazzi”.
Ancora la retorica noi (i nostri ragazzi) – loro (la minoranza). E ancora, la crisi, presa a pretesto per proporre questioni di supposte “priorità”, senza le quali si creerebbero “tensioni sociali”. Ma non saranno forse discorsi e azioni di questo tipo a creare la tensione di cui parlano i militanti del movimento di estrema destra?
Due docenti del Centro Territoriale Permanente spiegano che “la convenzione stipulata dal Ctp per il progetto di scolarizzazione della comunità rom si inserisce in un percorso più vasto di integrazione ed inserimento lavorativo: è quindi un fondamentale fattore di protezione di quelle fasce deboli, come i rom per l’appunto, che vivono in condizioni di disagio economico e sociale”. Oltre che di protezione, anche di inclusione, che tra l’altro poggia su due diritti costituzionalmente riconosciuti: all’istruzione e al lavoro.
Per quanto riguarda quanto successo davanti alle tre scuole, la replica del Comune è stata immediata: “Per questo progetto non sarà utilizzato un euro del bilancio comunale”, spiegano dalla giunta. Proprio per questo, se questi soldi non dovessero essere usati, saranno restituiti al mittente.
Non è tardata nemmeno la risposta delle associazioni Nazione Rom e Dosta: “Forza Nuova dimostra ancora una volta di appartenere al Medioevo, periodo nel quale solo i ricchi potevano studiare e formarsi. Un’azione volta a dividere i cittadini di Cagliari dai cittadini Rom, una azione di demagogia e populismo”.
Le associazioni hanno richiesto l’immediata apertura di un’indagine da parte di Unar: “E’ necessario rispondere al razzismo colpo su colpo, attraverso affermazione di legalità e diritti umani: il razzismo produce illegalità, violenza e degrado”.