Persone costrette a dormire sul pavimento per mancanza di spazio, carenza d’acqua corrente, totale assenza di informazioni legali: è questa la situazione che alcuni membri della campagna Lasciatecientrare hanno trovato nel Cas di Camigliatello, in provincia di Cosenza, durante la visita effettuata il 17 luglio scorso (Qui il report, che oltre alla visita al Cas di Camigliatello riporta quanto emerso nelle visite, o nei tentativi di accesso, nei Cas di Castiglione Cosentino e Carole).
E, a pochi giorni dalla visita, il Cas è stato chiuso. Ne da notizia il blog L’Ora siamo noi, specificando le “gravi carenze” riscontrate dalla campagna LasciateCIEntrare. Carenze confermate da un controllo di Asp, vigili del fuoco, polizia, carabinieri e Prefettura, che hanno stabilito l’inadeguatezza della struttura ad accogliere le 170 persone presenti. Stando a quanto riportato, gli ospiti dovrebbero essere trasferiti in diversi Cas e strutture della provincia.
Secondo il blog, sarebbe stata proprio la denuncia delle associazioni – che lo scorso 21 luglio hanno organizzato una conferenza per riportare pubblicamente quanto emerso – a dare il via all’azione di controllo delle istituzioni, e alla conseguente chiusura della struttura.
Un risultato importate, che dimostra la necessità di moltiplicare su tutto il territorio nazionale e nelle varie strutture presenti – detentive e di accoglienza – i monitoraggi indipendenti, a fronte dell’assenza di controlli istituzionali.