È stato facile puntare il dito contro gli ospiti del centro di accoglienza di Marco di Rovereto, ma a meno di due mesi dall’episodio di violenza che ha dato inizio a un acceso dibattito politico nel comune in provincia di Trento, i risultati del test del dna cancellano ogni sospetto sui profughi. L’esito tanto atteso non è più sembrato tanto importante, forse perché invece di individuare un colpevole ha scagionato tutti i richiedenti asilo del centro. Pochi gli articoli e toni ridimensionati; la notizia questa volta passa inosservata.
Lo scrive Carta di Roma, nell’articolo ‘Aggressione di Rovereto: richiedenti asilo scagionati dal dna, ma la notizia non trova spazio’. Segnaliamo l’articolo, che si può leggere qui.