Una notizia pubblicata quest’oggi sul Il Dubbio (un articolo di Damiano Aliprandi) racconta un fatto di estrema gravità. Un pestaggio che sarebbe avvenuto l’11 ottobre 2018 all’interno del carcere di San Gimignano ai danni di un detenuto straniero con problemi psichici accertati di autolesionismo.
Abbiamo sentito telefonicamente la presidente dell’associazione Yairaiha Onlus, Sandra Berardi, la quale ci ha raccontato di aver ricevuto, verso la fine di ottobre, una lettera-denuncia da parte di un detenuto italiano (ad oggi nel carcere di Asti, trasferito dopo l’episodio di violenza), nella quale si narra nel dettaglio l’accaduto. L’associazione Yairaiha Onlus si è immediatamente attivata per segnalare i fatti gravissimi al ministero della Giustizia, al Presidente della Camera, alla parlamentare europea Eleonora Forenza e ai Garanti dei diritti dei detenuti nazionale e locale. Anche l’associazione L’Altro Diritto (Garante locale del carcere di San Gimignano), dopo la segnalazione, si è attivata per fare tutte le verifiche del caso e far venire a galla la verità.
A supporto delle indagini, sono giunti, fortunatamente, anche i referti che il personale medico di turno sia del carcere sia della Asl Toscana Sud Est (Arezzo) hanno redatto per alcuni detenuti che hanno dichiarato di essere state vittime di violenze da parte di alcuni agenti di polizia penitenziaria. Contattata da Il Dubbio, la Asl di Arezzo “conferma non solo l’esistenza dei referti riguardanti i detenuti coinvolti nei presunti pestaggi, ma anche che, ai sensi dell’art 331 cpp, è stata trasmessa la notizia di reato alla competente Procura”, come da regolamento.
Il quotidiano riporta alcuni stralci della lettera, evidenziando che “oltre 20 agenti, compresi due ispettori”, “una vera e propria squadriglia”, alla presenza dei detenuti nella sezione di isolamento, hanno messo in atto “un vero e proprio pestaggio” nei confronti di questo cittadino straniero. Il detenuto, secondo la testimonianza, veniva spostato da una sezione all’altra “a calci e pugni”, una violenza incomprensibile visto, per giunta, che “il detenuto psicologicamente e fisicamente non stava affatto bene, peserà intorno ai 45 kg”. E il testimone ha anche precisato: “C’è da dire che questo detenuto non è violento con altri, non lo è mai stato, forse con lui stesso lo è stato”.
Per i detenuti che hanno assistito al pestaggio, evidentemente testimoni scomodi, c’è stato il trasferimento in altre carceri, contestando loro altri fatti. Gli stessi testimoni pare abbiano subito ritorsioni per i referti delle violenze subite e per aver denunciato l’accaduto, chiedendo l’acquisizione dei filmati delle telecamere di sorveglianza (acquisiti, poi, dal Giudice di competenza).
Restiamo nell’attesa che si faccia luce sulla vicenda, auspicando che tutta la verità venga fuori. Se confermato, sarebbe un fatto davvero molto grave.