Ricordate quando in piena pandemia, a metà marzo, abbiamo segnalato alcuni bandi discriminatori (ne abbiamo parlato qui) insieme agli #Italianisenzacittadinanza e al servizio anti-discriminazione di Asgi (si veda anche qui)?
Bene. Qualcosa nel frattempo si è mossa.
Infatti, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione – ARNAS Garibaldi di Catania, che aveva pubblicato una serie di avvisi finalizzati all’eventuale reclutamento di personale sanitario in ragione dell’emergenza legata al virus Covid-19, ha fatto sapere di aver parzialmente modificato il bando discriminatorio. Nella lettera inviata, si evidenziava come i tre avvisi pubblici avessero introdotto, tra i requisiti per l’ammissione alle selezioni, il possesso della “cittadinanza italiana, salve le equiparazioni indicate dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi appartenenti all’Unione Europea”. Ora, dal tenore della clausola non risultava chiaro se, con l’espressione “equiparazioni indicate dalle leggi vigenti”, l’Ente avesse l’intento di comprendere tutte le categorie di cui all’art. 38 Dlgs 165/01 (che nel caso andrebbero comunque indicate espressamente per obbligo di trasparenza nei confronti del pubblico).
Abbiamo, quindi, informato l’Azienda Ospedaliera che l’apposizione di un requisito di cittadinanza nei termini da loro indicati era priva di base legale e costituiva una discriminazione chiedendo di disporre una breve proroga dei termini di chiusura del bando, chiarendo che lo stesso doveva intendersi aperto ai cittadini italiani e ai cittadini stranieri, purché titolari di un permesso di soggiorno che consente di lavorare. Nel mese di aprile, l’Azienda ARNAS Garibaldi ha modificato e integrato gli avvisi al punto “Requisiti generali di ammissione”, ampliando così la possibile platea di beneficiari del bando.
Anche pochi giorni fa, sempre insieme al servizio anti-discriminazione di Asgi, abbiamo segnalato un altro bando discriminatorio, questa volta alla Regione Toscana. Oggetto del bando in questione un “Concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 18 unità di personale categoria C, profilo professionale Assistente tecnico professionale”. Tra i requisiti richiesti nel bando, la parte relativa alla cittadinanza risultava incompleta, poiché non esplicitava la terza categoria indicata dall’art. 38 D.lgs. 165/01, che riconosce il diritto di accesso a tutti i posti di lavoro pubblico, oltre alle categorie già indicate nel bando, anche ai familiari extra UE di cittadini dell’Unione Europea con diritto al soggiorno o diritto al soggiorno permanente.
Abbiamo, così, invitato la Regione a esplicitare, tra i requisiti richiesti ai fini dell’ammissione al bando, anche la categoria dei familiari extra UE di cittadini UE, così come previsto dall’art. 38 d.lgs. 165/2001, oltre a dare immediata e appropriata pubblicità alla modifica del requisito, per consentire una adeguata informazione sulla intervenuta modifica e ampliare la partecipazione a parità di condizioni di tutti gli aventi diritto.
E nel rispetto di quanto richiesto, la Regione Toscana, in pochi giorni, ha provveduto a correggere il bando e a diffondere in modo appropriato questa modifica. Attendiamo ancora altre risposte di enti o ministeri rispetto ad altre segnalazioni effettuate. Siamo fiduciosi che questo avverrà in breve tempo e con buoni risultati, come questi appena ottenuti.