Il furto di tutto l’impianto elettrico, una cinquantina di quintali di cavi di rame. Un furto, compiuto ieri notte, che mette in ginocchio l’azienda – la Zanardi editore – in grandi difficoltà a causa della crisi economica, motivo alla base del tragico suicidio, due settimane fa, di uno dei titolari.
Di fronte a questa situazione, il presidente di Federcontribuenti Marco Paccagnella punta il dito contro.. “gli extracomunitari”. Proprio così: agli investigatori che stanno indagando sull’accaduto Paccagnella rivolge l’invito di concentrarsi “verso le cooperative di lavoro composte principalmente da extracomunitari”. Secondo Paccagnella “non è un mistero che furti di questo tipo, in Veneto, siano iniziati diversi anni fa con l’apertura delle frontiere”. Su quali dati si basa Paccagnella? Nessuno, ed è lui stesso a dirlo: “Potrebbe trattarsi di una coincidenza, non abbiamo alcuna informazione a supporto della nostra tesi”, afferma il presidente di Federcontribuenti, che nonostante ciò prosegue: “Proprio da qualche mese l’azienda si avvallava della collaborazione di queste cooperative”.
Di fronte a un danno enorme per una ditta e il territorio, ci chiediamo che senso abbia lanciare pubbliche accuse senza alcun fondamento, che potrebbero creare terreno fertile per comportamenti discriminatori e pericolose stigmatizzazioni.