E’ stata approvata questa mattina dalla Camera la proposta di legge sulle “pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio”.
Accolto con 332 voti favorevoli (Partito Democratico, Nuovo Centro Destra, Per l’italia, Scelta Civica, Misto e Forza Italia), 104 voti contrari (Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia) e 22 astenuti, il ddl contiene la depenalizzazione del “reato di ingresso e soggiorno nel territorio dello Stato”.
Il si è passato nonostante il pesante ostruzionismo della Lega Nord, i cui deputati, con interventi lunghi e continui, hanno provato a far slittare il voto. Il deputato del Carroccio Massimiliano Fedriga si è seduto al posto del ministro dell’Interno Angelino Alfano – assente – esponendo il cartello “Ministro Alfano, clandestino è reato”. Richiamato all’ordine dal vicepresidente Di Maio, è stato espulso dall’aula.
Il testo approvato depenalizza l’ingresso illegale, ma resta penalmente rilevante il reingresso in violazione di un provvedimento di espulsione. Tocca ora al Governo “abrogare, trasformandolo in illecito amministrativo, il reato previsto dall’articolo 10-bis del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286″. In altri termini: il testo approvato è un buon primo passo, ma è, ancora, solo una legge delega, in attesa di un decreto legislativo del governo, che deve arrivare entro 18 mesi.
Che posizione assumerà il governo?