L’Associazione Borderline Sicilia, che da anni porta avanti un lavoro di monitoraggio dell’immigrazione sull’isola, esprime profonda preoccupazione per le prassi illegittime messe in atto nel CPR di Milo dalle autorità di Trapani. Venerdì 14 giugno ci è stata segnalata la presenza all’interno della struttura detentiva di due minori stranieri non accompagnati, per i quali il Giudice di Pace di Trapani, sebbene non abbia convalidato la misura del loro trattenimento presso il CPR sulla scorta della dichiarata minore età, ne ha disposto il loro temporaneo collocamento all’interno del centro permanente di rimpatrio di Milo.
Nonostante la nostra tempestiva segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo (inoltrata per conoscenza alla Prefettura di Trapani e agli enti di tutela), apprendiamo che i due minori sono tuttora alloggiati all’interno dei medesimi locali in stato di promiscuità con soggetti adulti ed in violazione delle norme di tutela dei minori.
L’art. 19 comma 4 del decreto legislativo n. 142 del 2015 vieta espressamente il trattenimento dei minori non accompagnati all’interno dei CPR ed ai sensi dell’art. 19 del Testo unico sull’immigrazione in nessun caso può disporsi il respingimento e l’espulsione dei minori degli anni 18.
L’Associazione chiede pertanto a tutte le Autorità che i due minori vengano immediatamente trasferiti dal CPR in una struttura per MSNA e vengano avviate le procedure per l’apertura delle tutele come prescritto dalla legge.
Palermo, 18.6.2019