L’assessorato cittadino al Welfare della città di Bari promuove un’iniziativa solidale interessante e innovativa. Finalmente, un passo concreto verso ciò che viene definita da più parti (e alle volte senza capirne realmente il significato e la portata) “accoglienza diffusa”. Il primo passo in Italia, in questa direzione, proposto da un’istituzione cittadina. Sul sito del Comune, infatti, è disponibile un modulo da compilare online per i cittadini che desiderano candidarsi ad ospitare a casa un migrante, sia nella propria abitazione sia in una seconda casa. L’assessorato cittadino al Welfare ha lanciato, pochi giorni fa, un progetto denominato ‘Essere Comunità – Rete solidale per l’inclusione‘ (finalizzato alla costruzione di iniziative rivolte ai migranti presenti sul territorio cittadino), all’interno del quale si propone anche ‘Accoglienza in famiglia’. I cittadini ‘candidati’, attraverso il form online, svolgeranno corsi di preparazione a cura della Cooperativa Gea, prima dell’affidamento dei migranti, che verrà definito comunque in collaborazione con la Prefettura.
Interpellato dal quotidiano La Repubblica, l’assessore al Welfare, Francesca Bottalico, nel presentare l’iniziativa sottolinea che “trattandosi di una procedura sperimentale che non ha precedenti in Italia, è necessario tutelare sia i cittadini disponibili ad accogliere i migranti sia gli stessi migranti, affinché siano consapevoli delle rispettive responsabilità e possano contare su una rete istituzionale e informale di riferimento. Intendiamo così supportare lo slancio di generosità di diverse persone che sentono di poter dare il proprio contributo a donne, uomini e minori costretti a fuggire dalla guerra e dalla povertà, evitando però che vi siano improvvisazioni o situazioni estemporanee”.
Spiace tantissimo, tuttavia, dover rilevare che i media anziché sottolineare e valorizzare l’iniziativa di pregio del Comune di Bari, abbiano (tanto per cambiare!) puntato a sottolineare la polemica sorta sui social network, fra il “solito” Salvini, leader della Lega Nord, e lo stesso sindaco di Bari, Antonio Decaro, svuotando completamente la valenza dell’accaduto. Salvini si dichiara “stufo di questo razzismo di Sinistra”. Per Decaro, è semplicemente una questione di “civiltà”. E quest’ultima non appartiene né alla destra né alla sinistra, ma al genere umano tout court.