Baobab Experience ha lanciato sulla piattaforma change.org una petizione che chiede l’istituzione di un punto informativo stabile per i migranti presso la Stazione Tiburtina e di un hub di prima accoglienza da realizzare con estrema urgenza. Qui di seguito il testo della petizione che vi invitiamo a sottoscrivere.
Lo diciamo dalla prima tenda montata, dal primo pasto offerto: NOI proteggiamo le persone non i confini, perché la sicurezza militarizzata e la riqualificazione urbana senza diritti, sono segregazione, apartheid. Dal 2015, anno della prima grande crisi umanitaria mondiale, legata a guerre, sfruttamenti economici e cambiamenti climatici, abbiamo tamponato con ogni mezzo a nostra disposizione, le mancanze e le contraddizioni delle Istituzioni in termini di prima accoglienza: lo abbiamo fatto quotidianamente, 24 ore su 24, e questo chiediamo di poter continuare a fare.
Una forma di accoglienza e inclusione, quella realizzate dagli attivisti e dalle attiviste di Baobab Experience, di cui la nostra città ha ancora profondamente bisogno e che non può essere portata avanti in modo sporadico, ma deve essere inserita in modo sistematico vita della città, nonostante – e anzi soprattutto – dopo l’emanazione del nuovo pacchetto di Leggi detto “Immigrazione e Sicurezza” a causa del quale già nelle ore successive alla sua prima applicazione sono state gettate in strada migliaia di persone in stato di necessità.
Noi stessi, a seguito dell’ennesimo sgombero, ci troviamo oggi a prestare assistenza in strada, tra le banchine degli autobusdi Piazzale Spadolini (Lato Est della Stazione Tiburtina), con il divieto di aprire tende per gli esclusi dal sistema di accoglienza, osteggiati quotidianamente mentre prestiamo un servizio utile non solo ai migranti ma all’intera cittadinanza di cui queste persone fanno parte.
Per questo chiediamo a tutte e tutti di unirsi a noi firmando questo appello perché Ferrovie dello Stato, Comune di Roma realizzino subito un Punto di Informazione e Orientamento per i migranti in transito, strutturale e stabile presso la Stazione Tiburtina e un Hub di prima accoglienza per tutti gli esclusi dal sistema ora costretti a vivere in strada.
Il cambiamento e la riqualificazione urbana non fermino la solidarietà e l’inclusione!
Firma l’appello, ci vogliono invisibili, ci avranno indivisibili
Baobab Experience
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CHE COSA E’ STATO FATTO?
Un anno di solidarietà in numeri – Breve report delle attività svolte al presidio umanitario di Piazzale Maslax.
– Oltre 1000 persone sono state assistite, medicate e orientate ai servizi sanitari anche grazie al supporto di Associazioni dedicate (da gennaio a oggi 515 persone seguite da MEDU, 460 persone da DAC, 170 persone da MSF – 15 persone da MDM per l’assistenza psicologica)
– Abbiamo raccolto cucinato e distribuito cibo per 3 pasti al giorno, un totale di 1 tonnellata cibo ogni mese. Siamo stati sostenibili distribuendo oltre 1000 capi di vestiario donato dalla cittadinanza e sottratto al macero.
– Dal primo gennaio ad oggi abbiamo preso in carico, grazie alla rete di supporto legale che si è costituita intorno al presidio, le pratiche legali di 260 persone, molte già fuori dal campo verso le destinazioni che avevano programmato.
– Abbiamo sostenuto nell’orientamento al lavoro e ricerca d’impiego per lasciare presto la strada e i centri d’accoglienza preparandosi con carte alla mano ad entrare nel mondo del lavoro.
– 165 persone, di età compresa tra i 18 e i 58 anni, tra cui 6 donne, sono state seguite dagli attivisti nell’orientamento al lavoro. 68 hanno ottenuto un regolare impiego (a tempo determinato, indeterminato, a progetto, a collaborazione o tirocinio formativo), una borsa di studio universitaria o una borsa di studio per un Master di I livello.
– Abbiamo visitato 48 Musei e luoghi d’interesse artistico e culturale coinvolgendo oltre 720 persone in questa attività. Abbiamo corso insieme 30 maratone e mezze maratone alle quali hanno preso parte oltre 120 ragazzi; siamo saliti sul podio 3 volte dopo 170 ore di lezioni e allenamenti che hanno interessato a rotazione più di 100 ragazzi in 5 tornei. Abbiamo giocato insieme 50 partite migranti e attivisti per un totale di 400 giocatori coinvolti.
– Abbiamo studiato e imparato insieme con 270 ore di corsi di lingua italiana e 260 ore di corsi di lingua inglese. Abbiamo portato testimonianza dei drammi e delle speranze dei migranti tra gli studenti con oltre 30 VISITE in istituti scolastici e biblioteche di Roma.