Il Comune pubblica un bando di selezione per il conferimento di incarichi di rilevatori del 15° censimento della popolazione e delle abitazioni, che esclude i cittadini non italiani dalla selezione, poiché non in possesso del requisito della cittadinanza italiana. Con un’ordinanza emessa dal tribunale di Brescia, il giudice stabilisce che il bando è discriminatorio e accoglie il ricorso presentato dalla Fondazione Guido Piccini e dall’ASGI, con il sostegno della Camera del Lavoro di Brescia, condannando il Comune di Chiari al pagamento di 1.500 euro per le spese processuali e disponendo la pubblicazione dell’ordinanza di condanna all’albo comunale e sui quotidiani locali. La sentenza segue di alcune settimane le comunicazioni fatte avere al Comune di Chiari dall’Unar e dalla Prefettura di Brescia, in merito alla necessità di adeguare il bando di selezione alle normative nazionali e comunitarie.