“Il sindaco Giuliano Pisapia vuole concedere le caserme in disuso ai rom? Bene, però dovrebbe completare l’opera chiudendole, immediatamente dopo, con i rom dentro”. Ha dell’incredibile per la sua gravità la dichiarazione della consigliera regionale leghista Maria Teresa Baldini, eletta nella lista Maroni. “Sarebbe l’unico modo – ha proseguito Baldini – per avere un censimento puntuale su tali soggetti, sulle vaccinazioni dei bambini affetti da tbc. Un censimento attraverso il quale si capirebbe chi lavora e chi no e chi è in regola con le tasse”.
Sulla possibilità di utilizzare le caserme dismesse si era espresso Palazzo Marino lo scorso maggio, rivolgendosi – senza fin’ora ottenere alcuna risposta – al ministero della Difesa. Una proposta lanciata dall’assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e condivisa dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, basata sulla possibilità di usare le ex caserme per l’accoglienza di persone in casi di emergenza, e in particolare per ospitare rom e sinti con cui avviare “percorsi di inclusione sociale”.
“A due giorni dalla Giornata dalla memoria spero se la rinfreschi un po’, parole così sono inaccettabili e degne delle pagine più buie della storia”: questo il commento alla dichiarazioni di Baldini arrivato dal capogruppo Pd a Palazzo Marino Lamberto Bertolè.
Anche Gad Lerner, presente ieri al Binario 21 della stazione Centrale di Milano, da dove partivano i treni destinati ad Auschwitz-Birkenau, si è espresso sulle frasi della consigliera leghista: “Probabilmente la Baldini ignora che con argomentazioni del tutto simili alle sue, i rom subirono settant’anni fa lo stesso trattamento di deportazione e sterminio degli ebrei. Vedremo se Maroni avrà qualcosa da ridire”.
E’ evidente che nemmeno la prossimità con la Giornata della Memoria induce a un maggior rispetto per le persone: Baldini ha infatti insistito in quella che considera una ‘proposta’, che secondo la consigliera “farebbe risparmiare tempo e umiliazioni alle nostre forze dell’ordine, costrette anche a rispettare le regole del Codice della strada nel corso di un inseguimento mentre nomadi, clandestini e malviventi possono tranquillamente ottenere una casa pagata con i soldi dei contribuenti”. Ha poi provocatoriamente concluso: “Fra quanto tempo, secondo Pisapia, anche i carabinieri e i poliziotti potranno essere equiparati ai nomadi dando alloggi gratis anche alle forze dell’ordine?”
Ancora una volta l’opposizione noi-loro, ancora una volta l’affiancamento a “malviventi” di quelli che ostinatamente vengono definiti “nomadi” e “clandestini”, in quello che si vuole fare passare, per mezzo di un linguaggio aggressivo e stigmatizzante, come un unico gruppo omogeneo, opposto e antagonista rispetto alle “nostre forze dell’ordine”.
Baldini non è nuova a questo tipo di “esternazioni”: nel luglio scorso si schierò contro la possibilità di estendere il diritto di avere il pediatra di libera scelta per i figli dei cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno, definendoli “un’invasione del nostro tessuto sociale”. Secondo Baldini “i pediatri, invece di indignarsi di fronte alla mancata approvazione della mozione presentata da Patto Civico in Consiglio regionale, potrebbero autotassarsi per offrire agli irregolari la possibilità di avere il pediatra di libera scelta”.
Una presa di posizione particolarmente grave se si considera che Baldini è medico.