“Deve cessare il clima d’impunità verso chi alimenta odio e paura”: ad affermarlo è l’Asgi – Associazione studi giuridici sull’immigrazione – dopo il “gravissimo episodio di intimidazione” contro un avvocato, avvenuto a Siracusa nella notte del 22 maggio: alcuni protagonisti della sezione siracusana del movimento di estrema destra Forza Nuova hanno affisso delle locandine sui muri degli uffici della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. Immigrati tornate a casa vostra! In Italia siamo senza lavoro, senza casa, senza futuro!, recitavano le locandine, che sono state apposte anche sulla porta dello studio di un’avvocatessa socia Asgi, il cui studio legale si trova proprio davanti ad un commissariato di polizia.
“La valenza intimidatrice di questo gesto è evidente ed è amplificata dalla diffusione tramite internet delle foto scattate ai manifesti appiccicati sulle porte con tanto di numero di telefono e firma”, affermano i membri di Asgi, che denunciano “la sensazione di totale impunità che questo gesto trasmette, e che ne accresce la portata intimidatrice”.
Forse proprio la sensazione di impunità di cui parla Asgi ha portato il responsabile provinciale di Forza Nuova Pietro Paolo Messina a definire l’azione “innocua”, “un’affissione goliardica”, aggiungendo: “Gli immigrati ogni mattina fanno la fila presso gli uffici del Ministero dell’Interno per rivendicare diritti e per richiedere beni e servizi. Dall’altra parte gli italiani possono solo fare la fila per pagare tasse su tasse che di questi tempi hanno una crescita inversamente proporzionale alla qualità della vita e all’erogazione dei servizi di base”.
Ancora una volta ci troviamo di fronte alla contrapposizione italiani-stranieri, utilizzata in modo sempre più pressante e aggressivo in concomitanza con gli arrivi dei migranti. “Le aree maggiormente interessate dai recenti sbarchi sono ora quelle della Sicilia orientale, da Siracusa a Messina, diventata, dopo la chiusura del centro di primo soccorso ed accoglienza di Lampedusa, luogo di primo sbarco di migliaia di persone salvate nelle acque del canale di Sicilia”, scrive Asgi. Ed è proprio in queste aree che “da mesi organizzazioni legate alla destra ed in particolare Forza Nuova stanno sobillando la popolazione, alimentando la paura dello straniero, senza incontrare alcun contrasto da parte delle istituzioni”.
Il tentativo di derubricare atti e dichiarazioni razziste e aggressive a innocue goliardate non è nuovo, ed è anch’esso parte della retorica cavalcata da diverse parti politiche, oltre che da alcuni media, in un processo di divisione tra “cittadini vittime” (gli italiani) e persone che fanno la filaper chiedere beni e servizi (gli stranieri).Un processo, lo vogliamo ribadire, tutt’altro che innocuo: goccia dopo goccia può alimentare nelle persone sentimenti di xenofobia e diffidenza verso chi viene indicato come responsabile di ristrettezze economiche, mancanza di lavoro e assenza di servizi alla popolazione. Abbandonando pregiudizi e propaganda ne è invece, al pari degli italiani, vittima.
Ci associamo all’Asgi nell’esprimere piena solidarietà all’avvocatessa e ai componenti della Commissione territoriale, che chiede “a tutte le istituzioni di esprimere con maggiore fermezza la condanna di questi episodi e di attuare misure concrete di contrasto”, tra cui l’applicazione di “sanzioni chiare e tempestive prima che il già diffuso senso di impunità possa spingere gli autori di questi odiosi reati ad altre ancora più gravi iniziative”.
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