Ancora pochissimi giorni per richiedere l’assegno per famiglie numerose: il termine per presentare le domande presso il proprio Comune di residenza è il 31 gennaio. La domanda può essere inoltrata dal genitore naturale (e/o adottivo e/o preadottivo) di almeno tre minori conviventi e iscritti nella suo stesso stato di famiglia. In base alla Direttiva europea 2011/98, a questa prestazione sociale hanno diritto tutti i cittadini stranieri in possesso di un permesso di soggiorno valido per poter lavorare in Italia (ad. es. un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, famiglia o attesa occupazione), oltre ai cittadini che detengono un permesso di soggiorno per lungosoggiornanti, ai titolari di protezione internazionale e ai familiari di cittadini comunitari. La Direttiva infatti garantisce a tutti i lavoratori non comunitari le medesime prestazioni assistenziali che sono riconosciute ai cittadini dello Stato che li ospita. Nonostante ciò l’Italia, pur avendo recepito la Direttiva all’interno del proprio ordinamento con il Decreto legislativo 4 marzo 2014 n. 40, in vigore dal 6 aprile 2014, non ha adeguato il diritto interno, mantenendo invece le clausole di esclusione che impediscono la parità di trattamento relativamente alle prestazioni sociali.
Tra queste prestazioni vi è anche l’assegno INPS ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, previsto dall’art. 65 L. 448/98 e successive modifiche: ma, ai sensi del Regolamento CE n. 883/2004, tale assegno va considerato come una prestazione sociale rientrante nel campo di applicazione della Direttiva, che è in vigore dal 25 dicembre 2013, data in cui è scaduto il termine per il recepimento nel diritto interno. Per questo, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) “invita i cittadini stranieri, genitori di almeno 3 o più figli minori a carico e conviventi, verificati gli altri requisiti, a presentare presso il proprio Comune di residenza entro e non altre il 31 gennaio 2015 la richiesta di assegno per famiglie numerose. Altresì l’ASGI invita i Comuni ad accogliere le richieste“.