Si è aperto il bando per il reclutamento di undicimilacinquecento insegnanti, ma a partecipare potranno essere solo le persone con cittadinanza italiana o comunitaria: è quanto stabilito dal decreto pubblicato il 24 settembre scorso dal Ministero dell’Istruzione. Ed è quanto l’Asgi ha chiesto di modificare, attraverso una lettera inviata lo scorso 3 ottobre al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e, per conoscenza, al Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione e all’UNAR.
Nella lettera, scritta dalle Antenne territoriali anti-discriminazione di Roma e Firenze, la scelta del Ministero viene considerata una violazione del “principio di non discriminazione ribadito, tra l’altro, dalla Convenzione sui lavoratori migranti O.I.L.”, oltre che dal Testo Unico sull’Immigrazione e dal Decreto Legislativo n. 215 concernente l’attuazione della Direttiva Europea per la parità di trattamento tra le persone. Inoltre, il bando non terrebbe in considerazione “specifiche disposizioni provenienti da fonti comunitarie” che dovrebbero garantire “la parità di trattamento nell’accesso al lavoro a determinate categorie di persone”, tra cui, tra gli altri, i soggiornanti di lungo periodo e i rifugiati.
Proprio per questi motivi, l’Asgi chiede la modifica del bando, “per consentire agli aventi diritto la partecipazione”, annunciando, altrimenti, un ricorso antidiscriminazione.
Leggi il bando: http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/fdce7231-bdf6-49fc-a8f9-e954fb883cce/DDG82_12.pdf
Leggi la lettera delle Antenne territoriali anti-discriminazione dell’Asgi: http://www.asgi.it/public/parser_download/save/lettera_asgi_miur_03102012.pdf