A due anni di distanza dal pestaggio di cinque ragazzi pakistani avvenuto in via Candelai (aggrediti da un gruppo di 15 persone che li aveva colpiti con mazze e bastoni, lasciandoli doloranti a terra e dileguandosi rapidamente), gli investigatori arrestano uno dei componenti della banda, Massimiliano Ursino, 34 anni. L’uomo è un membro di Forza Nuova. L’accusa è di discriminazione “razziale”. Ursino, secondo i racconti dei cittadini pakistani, sarebbe stato il più violento durante l’aggressione. Per la polizia non è stato difficile arrivare a lui: già nel 2006, insieme ad altri due complici, aveva rapinato due cittadini stranieri ed era stato fermato sempre per motivi legati all’odio razziale.