Un presidio davanti all’ambasciata ungherese: è l’appuntamento a cui Arci chiama a partecipare, per protestare contro “l’atteggiamento violento e razzista” adottato dal governo ungherese nei confronti dei migranti. “Dopo l’annuncio e la costruzione di un muro di filo spinato alla frontiera con la Serbia, sono seguite, nel luglio scorso, le immagini di centinaia di uomini, donne e bambini rinchiusi nei vagoni di un treno che attraversava il paese verso la capitale”, scrive l’Arci in una nota. Non solo: il governo ungherese continua a trattare l’emergenza umanitaria in corso come un mero problema di ordine pubblico, impedendo ai migranti, anche con l’uso della forza, di proseguire il proprio viaggio. “È necessario far arrivare al primo ministro ungherese il nostro dissenso di fronte a tali barbarie che vedono protagonisti anche altri governi e altri Paesi europei”, afferma l’Arci.
L’appuntamento è per oggi, lunedì 7 settembre, alle ore 15.00, davanti all’Ambasciata ungherese, in via dei Villini 12/16 a Roma.
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