L’ARCI ha commentato con un breve comunicato stampa il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha dichiarato irragionevole, e incostituzionale, la norma del Decreto sicurezza che preclude l’iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo. Qui di seguito la nota.
Ancora una volta l’Alta Corte è dovuta intervenire per fermare un uso strumentale e propagandistico della legge. L’incostituzionalità della norma che impediva l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, già di fatto anticipata dalle numerose sentenze dei tribunali ordinari, è il primo passo verso la cancellazione, che da subito abbiamo chiesto raccogliendo decine di migliaia di firme e scendendo in piazza con la campagna Io Accolgo, dei decreti voluti dalla destra xenofoba per criminalizzare gli stranieri, cancellando i loro diritti per convincere gli italiani che in questo modo saremmo stati meglio “noi”.
Se a cancellare quelle norme fosse stata la nuova maggioranza, subito, nell’autunno scorso, senza dover sempre aspettare l’intervento della magistratura, forse la cultura democratica in questo Paese avrebbe ritrovato un punto di riferimento. Purtroppo a quasi un anno di distanza i due decreti sicurezza sono ancora lì, con tutta la loro carica di veleni e di gas mefitici, ad asfissiare la nostra democrazia.
Facciamo appello alla maggioranza affinché si arrivi subito ad un intervento che cancelli questa vergogna dalla nostra legislazione.
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