Lo scorso 3 novembre l’organizzazione Amnesty International ha pubblicato il dossier sulla realtà degli hotspot nel nostro Paese: “Hotspot Italia: come le politiche dell’Unione europea portano a violazioni dei diritti di rifugiati e migranti“. Il rapporto ha raccolto le testimonianze di alcuni migranti trattenuti all’interno delle strutture, e evidenziato vari episodi di violazione dei diritti umani. Alla pubblicazione del dossier sono seguite le smentite da parte delle istituzioni, italiane ed europee, che si sono limitate a prendere le distanze e a screditare le criticità evidenziate da Amnesty (per una ricostruzione della vicenda e per leggere il rapporto clicca qui).
Ciò nonostante le criticità legate all’esistenza stessa degli hotspot sono state denunciate ultimamente anche all’interno dei palazzi istituzionali. Il deputato Erasmo Palazzotto, membro della “Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonchè sulle condizioni di trattamento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate”, – ha recentemente redatto la relazione “Il sistema Hotspot e la negazione dello stato di diritto in Europa“. Le conclusioni dell’on. Palazzotto, al termine di un’attenta analisi delle quattro strutture attive in Italia e dei corrispondenti nodi problematici – dall’origine giuridica alla loro realtà pratica – non lasciano dubbi: “Alla luce delle considerazioni contenute nella presente relazione si può affermare che tutto l’approccio hotspot è applicato in violazione di norme di diritto interno e di diritto comunitario.”
Non sembra perciò infondata la richiesta di un’indagine indipendente, che verifichi al più presto quanto accade realmente all’interno degli hotspot, con cuiAmnesty International conclude il suo rapporto. E mentre i sindacati di polizia Sap, Coisp e Siap si dichiarano pronti a querelare Amnesty International, affiancati dall’onorevole Maurizio Gasparri, l’urgenza di tale inchiesta viene sottolineata anche dall’eurodeputata Barbara Spinelli, che ha inviato oggi una lettera al Presidente Renzi. Nella stessa direzione l’appello lanciato dall’Associazione Diritti e Frontiere, preoccupata dal tono generale delle reazioni e dalla possibilità che vada persa l’occasione di fare chiarezza sulla situazione reale.
Lunaria aderisce con forza all’appello: invitiamo tutti ad aderire e far sentire la propria voce, scrivendo a info@a-dif.org e info@lasciatecientrare.it.
Pubblichiamo di seguito il testo dell’appello, di cui si può prendere visione qui
A FIANCO DI AMNESTY INTERNATIONAL
Con il rapporto Hotspot Italia: come le politiche dell’Unione europea portano a violazioni dei diritti di rifugiati e migranti, pubblicato il 3 novembre 2016, Amnesty International ha denunciato gli episodi di violenza e illegalità che ormai da tempo si registrano nel sistema italiano di identificazione e accoglienza. Molti di noi lo hanno fatto, ma in modo episodico e circoscritto a particolari situazioni. Basandosi su un accurato lavoro di raccolta di testimonianze, Amnesty ha invece messo media e istituzioni di fronte alla sistematica violazione di principi costituzionali e di convenzioni internazionali – ovvero di quelle pietre miliari della nostra convivenza civile intese a garantire il rispetto dei diritti umani, la libertà e la dignità di ogni persona.
Il Capo del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Viminale ha descritto il rapporto come un insieme di “cretinaggini” e di “falsità” costruite a Londra e non in Italia. Un attacco violento, difficile da comprendere in una normale dialettica democratica tra cittadini e istituzioni. L’obiettivo comune, infatti, dovrebbe essere la tutela di quegli standard di accoglienza e rispetto della persona che sempre più vengono erosi dalle politiche di respingimento ed esternalizzazione delle frontiere imposte dall’Unione dopo il varo, nel maggio 2015, dell’Agenda europea sulla migrazione.
Riteniamo essenziale fare quadrato attorno a chi ha avuto il coraggio civile e politico di denunciare senza mezzi termini gli abusi ripetuti e comprovati delle forze di polizia perpetrati dentro e fuori i centri: episodi di ingiustificabile violenza nel corso delle procedure di identificazione e di prelievo forzato delle impronte come pestaggi, utilizzo di manganelli elettrici e umiliazioni sessuali; violazione dei diritti della persona messi in atto nei trattenimenti prolungati all’interno dei cosiddetti hotspot; violazione del diritto internazionale agita nei respingimenti semplificati e nei rimpatri di massa verso paesi retti da regimi come il Sudan e l’Egitto.
Amnesty ha tenuto a sottolineare, nel rapporto, che molte operazioni vengono compiute senza che si verifichi alcuna violazione, “grazie alla professionalità degli agenti di polizia”. È per questo che è necessario che tutti i soggetti che si occupano di migrazione – a cominciare da quelli istituzionali – accolgano con gratitudine il lavoro di denuncia fatto dalla società civile e appoggino la richiesta avanzata da Amnesty International di un’indagine indipendente su quanto avviene nei centri di identificazione o negli altri luoghi in cui si registrano forme di detenzione amministrativa, comunque denominati.
Noi siamo a fianco di Amnesty, pronti a rilanciarne e continuarne il lavoro.
ADIF (Associazione Diritti e Frontiere)
Campagna LasciateCIEntrare7
Hanno aderito:
ACAT Italia (Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura), AMISS (Associazione Mediatrici Interculturali Sociali e Sanitarie) Bologna, Antigone, Archivio Memorie Migranti, ARCI Grottaglie, ARCI Roma, ARCI Rosa Luxemburg (Cuneo), Articolo 21, Asinitas, Associazione Ambulatorio Internazionale Città Aperta (Genova), Associazione Africa Insieme (Pisa), Associazione Alisso, Associazione Comunità Emmaus Laterina, Associazione Emmaus Italia Onlus, Associazione Energiafelice, Associazione Esse, Associazione Garibaldi 101, Associazione Gruppo Emmaus (Cuneo), Associazione “I Girasoli” Onlus, Associazione Immigrati Pordenone, Associazione K-Alma, Associazione Nabad Milano (Progetto Spazio Mondi Migranti), Associazione Parsec, Associazione per i Diritti Umani, Associazione Periferie al Centro – Fuori Binario (Firenze), Associazione onlus Per Un’Europa dei Popoli, Associazione Senza Paura (Genova), Assopace Palestina (Firenze), Asus (Messina), Baobab Experience, Basta Morti (Rete Antirazzista- Firenze), Borderline Europe, Borderline Sicilia, Campagna Welcome Taranto, Cantieri Solidali – Le Piagge (Firenze), Carovane Migranti (Italia-Messico-Tunisia-Algeria), Casa Internazionale delle Donne, CGIL Roma e Lazio, Chiama l’Africa, Cittadinanzattiva, CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti), CIPSI, Solidarietà e Cooperazione, Clinica Legale per i Diritti Umani (Università di Palermo), Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà, Collettivo Antigone, Comitato di Lotta Operai Licenziati e Cassaintegrati Fiat di Pomigliano, Comitato per i Diritti Civili delle Lucciole (Pordenone), Comitato 3 Ottobre, Comitato Verità e Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, Communia (Roma), Confederazione COBAS Sicilia, Coop. Sociale Be Free, Coop. Sociale Senlima, CostituzioneBeniComuni, Europe Écologie Les Verts EÉLV (Francia), CSA Ex Canapificio (Caserta), Ex Opg Occupato, Je so’ pazzo, Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani” (Milano), Forum Lampedusa Solidale, GLR (Gruppo Lavoro Rifugiati) Bari, Iran Human Rights Italia Onlus, L’Altra Europa con Tsipras, L’Altro Diritto (Firenze), Laboratorio 53, La Kasbah, Leftlab (Prato), Lunaria, Lunaria Volontariato Internazionale, MEDU (Medici per i Diritti Umani), Migralab Sayab (Messina), Milano Senza Frontiere, Missionari Comboniani Palermo, MSNA Minori Stranieri Non Accompagnati Blog, Museo storico della Liberazione di via Tasso, Naga, Oltreconfine-Scuola di italiano per Stranieri (Benevento), Organizzazione 24 marzo Onlus, Ospiti in Arrivo (Udine), Osservatorio Migranti Basilicata, Palermo SenzaFrontiere, Possibile, Progetto Rebeldia (Pisa), Progetto Melting Pot Europa, Radio CORA (Firenze), Resistenze Meticce, Rete Antirazzista Catanese, Rete Antirazzista Firenze, Rete dei Comuni Solidali, Rete Solidale (Pordenone), Rifondazione Comunista, Sinistra Europea, Ri-Make Milano, Scuola Mondo San Giuliano Terme (Pisa), Senza Confine, Sinistra Italiana, Sportello Immigrati di Caltanissetta, Tenda per la Pace e i Diritti, The Bottom Up, Transform Italia, Umungat Migrante, UsigRai, Zeroviolenza.
E individualmente:
Yasmine Accardo, Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Adriana Alberici, Marina Albiol Guzmán, (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Spagna), Maurizio Alfano, Luana Ammendola, Annapaola Ammirati, Massimo Angrisano, Cristina Annunziata, Stefania Aresta, Gennaro Avallone, Emma Ayout, Mauro Badagliacca, Elisabetta Baldassarre, Alessandra Ballerini, Daniele Barbieri, Daniela Bauduin, Giovanna Bettini, Moreno Biagioni, Malin Björk (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Svezia)
Stefano Bleggi, Marta Bonafoni, Sergio Bontempelli, Franco Calamida, Luca Cardini, Maria Agnese Cardini, Giuseppe Carovani, Sandra Carpi-Lapi, Nadia Cavalca, Leonardo Cavaliere, Nessa Childers (europarlamentare Gruppo S&D – Socialisti e Democratici, Irlanda), Amalia Chiovaro, Alfonsina Ciccarelli, Rosa Maria Clemente, Giulio Clemente, Emilia Corea, Ignazio Corrao, (europarlamentare Gruppo EFDD -Europa della Libertà e della Democrazia Diretta, Italia), Raffaella Cosentino, Marco Cusano, Antonio D’Angiò, Marco D’Isanto, Chiara De Capitani, Loris De Filippi, Adele Del Guercio, Dario Stefano Dell’Aquila, Alfonso Di Stefano, Karima Delli (europarlamentare Gruppo Verdi, Francia), Federica Dolente, Pascal Durand (europarlamentare Gruppo Verdi, Francia), Janine Duranton, Cornelia Ernst (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Germania), Antonio Esposito, Roberta Fantozzi, Corine Faugeron, Paolo Ferrara, Paolo Ferrero, Marinella Fiaschi, Betta Ferrari, Giulia Beatrice Filpi, Erminio Fonzo, Eleonora Forenza, (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Italia), Gianna Frilli, Marco Furfaro, Stefano Galieni, Letizia Gallori, Cosimo Antonio Gervasi, Alfonso Gianni, Federica Giannotta, Manuela Giugni, Giuseppe Giulietti (Presidente. FNSI), Gianna Giunti, Judith Gleitze, Ana Maria Gomes (europarlamentare, Gruppo S&D, Socialisti e Democratici – Portogallo), Patrizio Gonnella, Tania González Peňas, (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Spagna), Claudio Graziano, Cinzia Greco, Maurizio Gressi, Mila Grimaldi, Natalie Griesbeck (europarlamentare Gruppo ALDE – Alleanza Liberale e Democratica, Francia), Claire Grover, Gabriella Guido, Fabian Mattheo Iorio, Eva Joly (europarlamentare Gruppo Verdi, Francia), Benjamin Joyeux, Merja Killönen (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Finlandia), Jude Kirton-Darling (europarlamentare Gruppo S&D – Socialisti e Democratici, Regno Unito), Dietmar Köster (europarlamentare S&D), Maria Grazia Krawzcyck, Paola La Rosa, Philippe Lamberts (europarlamentare Gruppo Verdi, Belgio), Claudine Layre, Mario Leombruno, Barbara Lochbihler (europarlamentare Gruppo Verdi, Germania), Claudio Lombardi, Olivia Lopez Curzi, Raffaele Lorusso (Segretario FNSI), Sabine Lösing (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Germania), Francesco Lucat, Vincent Madeline, Curzio Maltese (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Italia), Benedetta Mangialardo, Luca Mannarino, Cristina Mantis, Francesco Martone, Martina Michels (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Germania), Mimmo Mignano, Emilio Molinari, Franco Monnicchi, Antonio Montella, Roberto Morea, Flore Murard- Yovanovich, Demir Mustafà, Grazia Naletto, Massimo Napolitano, Simone Oggionni, Daniela Padoan, Arianna Papini, Silvia Pescivola, Santino Piccoli, Francesco Piobbichi, Tania Poguisch, Francesco Portoghese, Giulia Presutti, Rosa Rinaldi, Rossella Rispoli, Michele Rivasi, (europarlamentare Gruppo Verdi, Francia), Annamaria Rivera, Antonia Romano, Agata Ronsivalle, Franco (Ciccio) Rossi, Violetta Sanna, Alessandro Santoro, Bia Sarasini, Giorgio Scaramuzzino, Elly Schlein (europarlamentare Gruppo S&D – Socialisti e Democratici, Italia), Sergio Serraino, Maria Luisa Sevilla Andrada, Assunta Signorelli, Piero Soldini, Barbara Spinelli, (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Italia), Luigi Sunseri, Bart Staes (europarlamentare Gruppo Verdi, Belgio), Christophe Teisseire, Gianfranco Tomassini, Massimo Torelli, Estefanía Torres Martínez (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Spagna), Paola Torricini, Alessandro Triulzi, Federico Ulivieri, Ernst Urtasun (europarlamentare Gruppo Verdi, Spagna), Julie Ward (europarlamentare Gruppo S&D – Socialisti e Democratici, Regno Unito), Nicola Vallinoto, Fulvio Vassallo Paleologo, Marie-Christine Vergiat (europarlamentare Gruppo GUE/NGL – Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica, Francia), Guido Viale, Andrea Vitale, Giacomo Zandonini, Emanuele Zanni, Antonella Zarrilli.