Gli eventi degli ultimi giorni a Ventimiglia stanno evolvendo rapidamente e la situazione resta grave. Quello che sta di fatto accadendo è spiegato nel comunicato dei No Borders di Ventimiglia che, ieri, domenica 15 maggio hanno promosso un presidio contro la “caccia ai migranti”. Di fatto, dopo la visita del ministro Alfano, sono stati intensificati i rastrellamenti con l’uso della forza per identificare i migranti e deportarli nell’hotspot di Trapani.
La situazione sta precipitando velocemente. Dopo la visita di Alfano a Ventimiglia di sabato, il dispositivo repressivo si è intensificato. Sono più frequenti da lunedì i rastrellamenti violenti, continuano gli episodi di tortura per ottenere l’identificazione.
Abbiamo le testimonianze di manganellate, pinzate nei genitali e scariche elettriche. Negli ultimi giorni un ragazzo ha tentato il suicidio dopo le vessazioni ricevute. Un altro, per impedire il finger printing, ha bevuto la bottiglia dell’inchiostro riuscendo poi a scappare dall’ospedale dove era stato ricoverato per la lavanda gastrica. Da quel momento anche l’ospedale è piantonato.
La frontiera, dopo essersi estesa fino alla caccia all’uomo in tutta la Costa Azzurra, si sta mostrando nella sua estrema brutalità in Italia. Lo Stato ha bisogno di dimostrare alla Francia e all’Austria di essere in grado di gestire i migranti che attraversano l’Italia per andare a nord, garantendo che nessuno possa avvicinarsi ai confini con l’intenzione di oltrepassarli illegalmente, giustificando chiusure e controlli doganali.
Come scrive Repubblica di Genova:
Ventimiglia, migranti respinti in blocco e sgomberati, via in aereo da Genova.In 50 presi al valico di Ventimiglia sono stati imbarcati su un volo delle Poste per altre destinazioni. Operazione congiunta Italia-Francia al confine: è il “piano Alfano“.
Gli accordi con la Turchia e la guerra in Libia sono gli antefatti delle deportazioni che l’UE sta preparando. Il modello è quello del Migration Compact ideato del governo Renzi: moltiplicare le frontiere, non farli arrivare. Come le prigioni libiche e i campi di concentramento centrafricani sono fondamentali per la tenuta del sistema Hotspots, i rastrellamenti sui treni in tutta la Liguria sono indispensabili alla tenuta del sistema frontiera.
A Ventimiglia è in atto una vera e propria caccia all’uomo.
Uomini, donne e bambini senza i “documenti giusti”, che già dormivano per strada in condizioni disumane, vengono ora ufficialmente banditi dalla città. Sono loro la preda della caccia, i “criminali”. Nell’ultima settimana hanno fatto sparire migranti a gruppetti e nessuno riusciva ad averne notizia. Ieri mattina molto presto hanno caricato dei pullman alla frontiera alta, dei militanti noborder che monitoravano la situazione sono stati fermati e in seguito rilasciati. Appena avuta la conferma dello spostamento verso Genova alcuni di noi si sono mossi verso l’aereoporto, dove sapevamo sarebbe avvenuta la deportazione. I pochi riusciti ad arrivare sono stati identificati, qualcuno tenuto giusto il tempo per non vedere l’arrivo e la salita dei ragazzi sull’aereo. Il giornalista, identificato anche lui, è riuscito però a filmare quel momento, e riprendere perfettamente l’aereo di Poste Italiane sui cui salgono, scortatissimi.
Come abbiamo già denunciato precedentemente Poste Italiane ha questa compagnia aerea, Mistral Air, che, oltre a spedire pacchi, collabora attivamente con il Ministero degli Interni, impegnandosi nella deportazione di persone. E’ stato difficile aggiornarsi e muoversi tempestivamente, purtroppo ci aspettiamo che verranno fatte altre mosse come questa nei prossimi giorni, e cercheremo di far viaggiare velocemente le notizie e chiediamo diffusione d’informazione e solidarietà soprattutto fra chi può sul momento muoversi.
Stare in silenzio di fronte a questi rastrellamenti, alle identificazioni massicce, alla distribuzione di fogli di espulsione e alle deportazioni è accettare un regime razzista. Criminalizzare queste persone, lasciare che su di loro si usi la forza è inaccettabile e disumano.
E’ la tanatopolitica liberista o “postmoderna” che l’Europa ha deciso di praticare dando anche al dittatore Erdogan 6 miliardi che intende usare per costruire new towns (perché è anche in dominus dell’immobiliare della Turchia). E il 23-24 maggio l’ONU organizza a Istanbul il summit mondiale dell’Umanitario danso a questo dittatore la tribuna per vantarsi di accogliere più di tutti … si sa che sta rapinando i siriani ricchi, fa traffici con l’ISIS e legittima la schiavizzazione dei profughi poveri.
Diffondete notizie su tutto questo in ogni luogo, dal dove si vive, al lavoro o negli spazi, in ogni modo, con ogni forma venga in mente.
A Genova, l’appuntamento pubblico per Giovedì 19 alle 16.30 davanti alle Poste centrali.
Basta tortura, Basta deportazioni
LIBERTA’! HURRIYA! FREEDOM!
Presidio Permanente No Borders Ventimiglia