Più di 10.000 firme in quattro giorni: questo lo straordinario risultato dell’appello lanciato da un gruppo di giovani della campagna “L’Italia sono anch’io” ai neo parlamentari, relativo alla legge sulla cittadinanza per le persone nate in Italia da genitori di origine straniera.
“La petizione è stata lanciata sabato, e le firme sono quasi 11.000. Non possiamo permettere che tutto questo venga ignorato” afferma Elvira Ricotta Adamo, una delle promotrici dell’iniziativa, che sottolinea come Bersani abbia “posto tra gli otto punti prioritari dell’agenda politica la riforma della legge sulla cittadinanza”.
Una riforma definita da Khalid Chaouki, neo deputato Pd nella circoscrizione Campania 2, “una battaglia che va condotta superando le bandiere dei partiti, in modo da riconoscere un diritto a circa un milione di ragazzi nati in questo Paese”. La frase di Chaouki si rivolge soprattutto ai neo parlamentari del Movimento 5 Stelle, che ancora non si sono espressi in merito.
“Abbiamo chiesto ai militanti del M5S di avviare una discussione sul loro blog, di iniziare a parlarne per far emergere una posizione – spiega Elvira Ricotta Adamo – ma ancora non si sa nulla. Il M5S, che si fa promotore di un processo di democrazia diretta e cittadinanza attiva, non può ignorare questo appello, figlio di una campagna – l’Italia sono anch’io – che viene dal basso e che chiede il sostegno della gente comune”. Un sostegno che, a giudicare dal successo dell’appello, è forte e presente. Quale sarà la risposta della politica?
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