In queste ore, molti comuni stanno decidendo sui criteri di ripartizione dei primi stanziamenti deliberati dal governo per incrementare il fondo di solidarietà comunale e contrastare le situazioni di bisogno createsi a seguito dell’emergenza Covid-19. Già alcuni comuni hanno deliberato, escludendo tutti gli stranieri o in parte, soprattutto se privi di residenza o se irregolari, o, in altri casi, ammettendo al beneficio solo gli stranieri titolari di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Ci sono numerosi casi già segnalati, fra i quali, in primis, il bando del Comune di Roma, il quale ad esempio richiede (nel modulo da compilare) il possesso di un regolare permesso di soggiorno, o quello del Comune di Matera, che oltre al permesso richiede anche il requisito della residenza. E come quello di Matera, molti altri bandi presentano requisiti discrimnatori. Asgi, Avvocati per niente, Cgil Umbria, Caritas Ambrosiana e Action Aid hanno diffuso un appello per sottolineare che gli interventi straordinari devono essere rivolti a tutti coloro che hanno subito gli effetti dell’emergenza, indipendentemente dalla nazionalità, dal titolo di soggiorno, dalla durata della permanenza precedente sul territorio. Le associazioni firmatarie chiedono a tutte le amministrazioni comunali di deliberare i criteri di ripartizione dei contributi per l’emergenza Covid tenendo conto di alcuni semplici principi inclusivi.
Per ulteriori informazioni o per aderire all’appello, scrivere a antidiscriminazione@asgi.it.