Giovedì 12 maggio, dalle ore 9 alle ore 13, presso l’Aula ex-39 del Dipartimento di Scienze della Formazione, in Piazza della Repubblica 10, a Roma, si terrà la giornata di studio: “Antropologia pubblica migrazioni, razzismi“.
A conclusione delle attività di ricerca e formazione realizzate per il progetto europeo “TOGETHER. Empowering civil society and Law Enforcement Agencies to make Hate Crimes visible”, l’Osservatorio sul razzismo e le diversità “M. G. Favara” del Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, organizza una giornata che, nella prospettiva dell’antropologia pubblica, vuole mettere a disposizione i risultati e le pratiche della ricerca sui temi del razzismo, della xenofobia e dei crimini d’odio.
La giornata, si aprirà con una lectio magistralis di Jean Loup Amselle, antropologo, già direttore di studi all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, da anni impegnato nell’analisi critica dei processi identitari e delle nuove configurazioni del discorso razzista in Francia e negli scenari internazionali (L’approche anthropologique du racisme). Successivamente, a partire dalla presentazione delle azioni del progetto Together, la discussione si svilupperà in una tavola rotonda con i rappresentanti delle principali istituzioni, OSCAD ed UNAR, impegnate nelle attività di analisi, prevenzione e contrasto delle violenze a sfondo razzista nel nostro paese. Al dibattito parteciperanno Ulderico Daniele, Università Roma Tre, Grazia Naletto, Presidente dell’associazione Lunaria, Stefano Chirico, Oscad e Roberto Bortone, Unar.
Nella seconda parte della giornata (dalle ore 14.30 in poi), il dibattito si concentrerà sul contesto della Capitale, con la presentazione dell’XI Rapporto dell’Osservatorio Romano sulle Migrazioni, quale occasione per discutere le trasformazioni socioculturali legate alla presenza migrante, con particolare attenzione alle periferie storiche del quadrante orientale, come il Pigneto, Torpignattara, Centocelle, già da anni oggetto di ricerca dell’osservatorio, in cui si sono manifestate tensioni e conflittualità con gravi fatti di violenza, come l’omicidio del giovane pakistano Shahzad Khan, e sistematici episodi di matrice xenofoba, come i cosiddetti “Bangla tour” (noi ne abbiamo parlato qui).
Una copia del rapporto verrà distribuita gratuitamente ai partecipanti.