Anpi, Arci, Cgil e Libera annunciano, con una nota, di voler annullare la loro partecipazione alla manifestazione nazionale antifascista e antirazzista prevista per sabato 10 febbraio a Macerata. Tuttavia, le altre realtà sociali, a livello locale, come nazionale, confermano che la manifestazione nazionale contro il fascismo e il razzismo di sabato 10 febbraio, si terrà regolarmente (come da nota Facebook di CSA Sisma). Qui di seguito il comunicato congiunto, nel quale Anpi, Arci, Cgil e Libera spiegano le loro ragioni.
“Nel prendere atto dell’appello, seppur tardivo, del Sindaco di Macerata affinché si fermino tutte le manifestazioni in città per il clima di smarrimento, paura e dolore vissuto dalla comunità locale, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio. Nel contempo, pretendiamo che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza Nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il Sindaco sia protagonista, assieme ai Ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilità”. “Resta fermamente inteso – prosegue la nota – che il nostro impegno continua nel solco di una forte azione di contrasto ai fascismi e ai razzismi che dovrà necessariamente condurre il Governo a sciogliere i partiti e le associazioni che si richiamano a quelle aberranti ideologie. Nell’invitare caldamente le cittadine e i cittadini a firmare in modo massiccio l’appello ‘Mai più fascismi’, chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente. La data e il luogo saranno decisi e comunicati dalle organizzazioni promotrici dell’appello”.