Il mondo ha fatto segnare passi indietro nel 2015, secondo Amnesty International. Il nuovo rapporto annuale mette al centro la questione siriana e il sistematico fallimento delle Nazioni Unite nel chiamare a rispondere i responsabili delle violazioni. Conflitti, crisi umanitarie, crimini di guerra e contro l’umanità sono in crescita e allo stesso tempo si denuncia una generale indifferenza nei confronti del destino di milioni di civili vittime dei conflitti. In occasione del lancio del suo Rapporto 2015-2016 (pubblicato in Italia da Infinito Edizioni), Amnesty International ha ammonito: “I diritti sono in pericolo, considerati con profondo disprezzo da molti governi del mondo. Milioni di persone stanno patendo enormi sofferenze nelle mani degli stati e dei gruppi armati, mentre i governi non si vergognano di descrivere la protezione dei diritti umani come una minaccia alla sicurezza, alla legge e all’ordine e ai ‘valori nazionali”. Nel 2015, molti governi hanno violato in modo sfacciato il diritto internazionale nel loro contesto interno: oltre 122 stati hanno praticato maltrattamenti o torture e 30 paesi, se non di più, hanno rimandato illegalmente rifugiati verso paesi in cui sarebbero stati in pericolo. In almeno 19 paesi, governi o gruppi armati hanno commesso crimini di guerra o altre violazioni delle “leggi di guerra”. Inoltre, secondo Amnesty International, un’insidiosa e strisciante tendenza sta mettendo in pericolo i diritti umani: i governi attaccano di proposito le istituzioni che hanno creato per proteggere i diritti di tutti, riducono i finanziamenti a esse destinati o le ignorano. Amnesty International mette in guardia anche da una preoccupante abitudine dei governi, che attaccano e prendono sempre più di mira attivisti, avvocati e altre persone che difendono i diritti umani.
“Il blocco di Paesi più ricco al mondo, l’Europa, non è stato in grado di riunirsi e trovare un modo ragionevole e coerente per permettere alle persone in fuga da guerre e persecuzioni di entrare nel continente – ha concluso il segretario generale di Amnesty International, Salil Shetty – Quindi direi che, nel complesso, l’Europa ha fallito sul rispetto del diritti umani nell’emergenza rifugiati”.
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