L’Italia di tutti i giorni è fatta di persone provenienti da ogni parte del mondo che condividono la quotidianità: viaggiano, studiano, lavorano, vivono insieme.
E’ una realtà che, per quanto presente, spesso viene raccontata in modo distorto dai mezzi di informazione, che contribuiscono a costruire una rappresentazione dei cittadini di origine straniera come di un gruppo marginale e “altro”.
Anche la politica è lontana dalla realtà concreta, e considera l’immigrazione una costante emergenza, piuttosto che una risorsa già presente e consolidata.
Per dare una visione più veritiera del panorama italiano, nasce Allo scoperto, il format creato da Alioune Diallo, videomaker, e Aliou Diop, musicista rap e giornalista.
“In Italia la multietnicità non è solo una parola ma una realtà tangibile ovunque ci si trova, nelle scuole, nei posti di lavori, sui mezzi pubblici, etc.”, spiegano gli ideatori. “Nonostante ciò, il mondo dell’informazione non tiene conto della realtà in cui siamo, e spesso sembra che ci sia una politica di contrasto, si parla dell’immigrazione quando succedono tragedie come quella di Firenze. In Italia la presenza di molti stranieri dovrebbe essere un espediente per conoscere meglio culture diverse. Ma così non è”.
Allo scoperto nasce proprio con l’obiettivo di far conoscere i cittadini non italiani (che spesso sono stranieri solo sulla carta), attraverso un’informazione libera dagli stereotipi e aperta sul mondo.
Sono state fin’ora prodotte cinque puntate che trattano diversi aspetti della presenza straniera in Italia. L’ultima è dedicata alle cosiddette seconde generazioni, cioè ai figli di persone di origine straniera, nati in Italia o arrivati da piccoli.
Attraverso le interviste emergono alcune riflessioni, come ad esempio il fatto che alcune parole, come “extracomunitario” o “immigrato di seconda generazione”, siano, in riferimento a questi giovani, completamente prive di senso. Del resto, la stessa espressione seconde generazioni è inappropriata: noi preferiamo parlare di cittadini o in seconda battuta di “figli dell’immigrazione”.
Il format è visibile sul canale Youtube dvisionmilano
Per maggior informazioni: www.dvisionpro.it